Review Party: Recensione di “Shadowhunters: La Catena d’Oro” di Cassandra Clare

Cordelia Carstairs conosce da sempre il mondo degli Shadowhunters e dei Nascosti. Complice il suo sangue e le sue origini, ha sempre cercato di essere una combattente, una donna libera e determinata nel portare avanti le sue convinzioni, nonostante la cultura del suo tempo la voglia accasata e obbediente al marito. Ma quando lo scandalo cade su suo padre, insieme al fratello Alastairs viaggia verso Londra, per allontanarsi temporaneamente dal pandemonio che ha colpito la famiglia. Qui ritrova gli amici d’infanzia James e Lucie Herondale, che le mostrano le meraviglie della vita diurna e notturna.
Disgraziatamente, un’orda di demoni colpisce la città, portando con sé un veleno tanto potente da abbattere gli stessi Cacciatori. Così, poteri tanto oscuri quanto misteriosi riemergono per determinare le sorti di una battaglia drammatica già in partenza.
Ormai sono molti anni che la Clare mi fa compagnia nella mia vita da lettrice e sono sempre più convinta di non poter fare a meno delle sue storie. Creare un mondo vasto, dettagliato e originale come il suo, mantenerlo nel corso del tempo senza fermarsi, è un impegno che penso costi sempre fatica, nonostante la passione. Cassie ci riesce, a volte con qualche intoppo, altre volte con risultati splendidi. Con “La Catena d’Oro”, in uscita oggi a livello mondiale, la scrittrice torna letteralmente alle origini: non solo perché la storia fa da seguito alla trilogia vittoria The Infernal Devices (ai tempi chiamata proprio “Le Origini), ma anche per l’atmosfera che si respira grazie a uno stile che sa di famiglia e mette a proprio agio. Chi mi conosce sa quanto abbia amato le vicende di Will, Jem e Tessa, e sapere che la nuova trilogia prende avvio dal loro epilogo mi fa tremare il cuore di emozione, riportandomi alla me stessa di un tempo, che passava le notti a leggere perché proprio non ce la faceva a smettere. Questo nuovo libro mi ha data sensazioni simili, piacevoli da provare soprattutto per la maturità raggiunta sia come persona che come lettrice. Immergermi di nuovo nella mia amata Londra degli Shadowhunters mi ha mostrato la rinnovata bellezza che la saga intera può ancora mostrare: personaggi conosciuti si mostrano al lettore come cari amici, che spingono i nuovi a mostrarsi con le loro sfaccettature e a farsi apprezzare per ognuna di queste. Amicizia e amore, orrori e battaglie, angeli e demoni. Temi che si ripresentano e si rincorrono, ma che ogni volta sanno intrattenere e dare nuovi insegnamenti.
Approvo senza ombra di dubbio l’esordio della trilogia The Last Hour e attendo con impazienza che il seguito venga pubblicato.

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