Servilia ha sempre osservato la vita di Gaio Giulio Cesare da una prospettiva privilegiata, che pochi nell’esistenza dell’uomo hanno potuto avere. Un’esistenza ricca di avvenimenti e conquiste, che hanno fatto la storia di Roma, rendendo il suo nome grande e conosciuto nei secoli a venire. Ma forse, la donna non ha mai potuto godere di lui come avrebbe voluto, quasi lontana dal vero Cesare, che ha sempre visto un passo avanti a sé, fin da bambina. Un’ombra perenne in una vita di successi ma condannata a una morte certa, di cui lei ha vissuto in qualche modo ogni attimo, perché la sua presenza è stata fin dal primo istante fondamentale.
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