Blog Tour: “Le Sorelle del Mare del Nord” di Anne Prettin – Ambientazione

Una delle caratteristiche più suggestive del romanzo “Le Sorelle del Mare del Nord” di Anne Prettin è sicuramente la sua ambientazione. Lasciatevi trasportare verso l’isola di Juist per assistere a una vicenda radicata nel luogo e nel tempo.

Juist, una delle sette isole abitate della Frisia orientale, è un luogo speciale che si trova al largo della costa della Bassa Sassonia nel Mare dei Wadden. L’isola è una destinazione comune tra i turisti tedeschi e olandesi e man mano sta diventando sempre più popolare tra i visitatori provenienti da paesi anche più lontani.

Perché il mondo apparteneva a lui; per lo meno il mondo che lui stesso si era creato, il suo regno, l’isola di Juist, la meta di villeggiatura più popolare dell’intero Wattenmeer.

La gente del posto chiama questa affascinante isola “Töwerland”, che significa “Terra magica” in tedesco nativo. Il Mare dei Wadden che bagna le sue coste è stato proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2009. Juist è la località perfetta per esplorare gli spazi aperti, osservare da vicino la fauna selvatica o più semplicemente per rilassarsi e divertirsi. L’isola offre una vera e propria occasione per fuggire dai problemi quotidiani, ideale per godersi una vista in grado di togliere il fiato per la sua natura incontaminata.

In effetti, da est soffiava un vento caldo. Dal Watt si levava un odore di pesce e alghe, e la sirena del traghetto della Juista annunciava l’arrivo di nuovi bagnanti. Juist dipendeva dalla marea e, prima arrivava quella alta, prima arrivavano gli abitanti della terraferma.

Il paesaggio dona gioia: la luce brillante, il rumore del mare, l’aria fresca e di nuovo gli spazi aperti trasmettono un senso di libertà impagabile. Juist è un posto meraviglioso, con un clima cordiale che si sposa bene con l’atteggiamento degli abitanti locali.

Su quell’isola remota, giornali e riviste, come qualsiasi altra cosa, arrivavano sempre in ritardo di uno o due giorni. Gli isolani vivevano al ritmo delle maree, a cui erano indissolubilmente legati, e, quando l’acqua si ritirava, il Wattenmeer e gli abitanti di Juist trattenevano il fiato allo stesso modo, tagliati fuori dal resto del mondo.

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