Recensione: “C’era una volta un cuore spezzato” di Stephanie Garber

Stephanie Garber torna finalmente nelle librerie italiane con un’uscita imperdibile per tutti i fan della trilogia di Caraval. “C’era una volta un cuore spezzato” è lo spin-off che tutti stavano aspettando, una storia con un’ambientazione fiabesca e i tipici toni che l’autrice ci ha abituato a percepire.

La lettura di Caraval è fortemente consigliata, anche se comunque l’ambientazione di questa nuova serie è, per il momento, inedita. Il folklore s’imprime chiaramente nell’immaginazione, risultando nitida fin dall’inizio. Magia, bizzarrie, azione e romanticismo.

Amerete Evangeline Fox. Un’eroina affatto scontata, che presto dovrà rendersi conto del prezzo della felicità e quali confini è disposta ad attraversare per ottenerla. Proprio qui, incrocerà il Principe di Cuori e niente sarà più come prima.

I riferimenti alla precedente serie, come dicevamo, sono presenti ma non predominanti. Lasciano quel tocco di nostalgia ai vecchi fan che li porta a dare fiducia a questa nuova storia, apprezzabile anche da chi ancora non conosce la penna dell’autrice.

L’evoluzione dei personaggi è graduale e logica, volta per tutti verso il tanto agognato lieto fine. Non mancano i colpi di scena e questo rende tutto dinamico e frenetico. Si vuole arrivare quanto prima al dunque, ma giunti alla fine del volume si soffre per l’attesa del successivo (penso ancora in fase di scrittura, di certo non ancora pubblicato).

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