Review Party: Recensione di “L’impero d’oro” di S.A. Chakraborty

Dopo essere scampati al crudele destino che segnerà Daevabad per sempre, Nahri e Ali fuggono lontano, cercando la pace a lungo desiderata. Ma al passato non si può davvero sfuggire e quando le vecchie conoscenze torneranno presenti, non resterà per loro altra scelta che rimboccarsi le maniche un’altra volta. Per l’ultima battaglia che cambierà il futuro per sempre.

Penso che in generale ricorderò con affetto la trilogia fantasy di S.A. Chakraborty. Nonostante non sia stata priva di difetti, nonostante non sia sempre stato semplice starle dietro. Di certo la sua ambientazione è l’elemento di forza, una bella rivisitazione delle atmosfere da Le mille e una notte ancora più matura e sanguinaria.

L’autore sa gestire bene i diversi punti di vista che si alternano tra i vari capitoli, cambiando il ritmo della narrazione a seconda degli eventi che stanno accadendo. Forse il punto più debole sono i suoi personaggi, che spesso sembrano non essere all’altezza delle situazioni e reagiscono in modi impensabili. Questo avviene non tanto per le obiettive difficoltà che si ritrovano a dover affrontare ma piuttosto l’illogicità con qui queste vengono portate a compimento.

La curiosità di scoprire come la storia andrà a finire è alta: c’è sempre stato un elemento che mi ha tenuta incollata alle pagine facendomi scommettere su cosa sarebbe accaduto successivamente e anche questo terzo libro non fa eccezioni. D’altronde, non è scontato quello che accade nella vita di Nahri ed è quindi complesso capire dove si andrà a parare.

Ogni filone giunge a giusta conclusione, senza lasciare nulla in sospeso e dando un finale a tutte le parti in causa. Se lieto o infausto, questo dovrete scoprirlo, ma posso assicurarvi che rimarrete pienamente soddisfatti. L’evoluzione della protagonista dall’inizio della serie a ora è stata emozionante e coinvolgente, viene quasi nostalgia a pensare dove tutto aveva avuto inizio e il suo percorso per trovare un suo personale posto nel mondo.

Mi sento di consigliare questa trilogia perché riesce a dare una ventata di novità al fantasy, con un’ambientazione affascinante e una storia avvincente, che incuriosisce e lascia fino alla fine con il fiato sospeso.

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