Review Party: Recensione di “Attenti all’intrusa” di Sophie Kinsella

Quando ssuo padre e la nuova compagna decidono di vendere la casa di famiglia, Effie non può accettare una situazione simile. Non ha mai superato la separazione dei suoi genitori e tantomeno ha accettato la nuova relazione in atto, che l’ha portata ad allontanarsi da suo papà e a indebolire il loro legame. Solo il desiderio di avere con sé delle matrioske lasciate in quel luogo la spinge a pensare ai modi più bizzarri per infiltrarsi alla festa di addio organizzata per l’occasione.

Si pparla tanto di Sophie Kinsella: i suoi romanzi ormai da anni intrattengono con delle storie leggere, divertenti e romantiche, facendo innamorare tutti della semplicità in esse racchiusa. “Attenti all’intrusa!” non fa eccezioni, presentando una storia rocambolesca con risvolti emozionanti.

Con Effie si ride a crepapelle, è vero, per la bizzarria della situazione in cui si caccia. Ma al contempo si va oltre la superficie, indagando in un animo che ha visto nel divorzio dei suoi genitori una fragilità immensa. Non può gioire di quello che sta capitando, non può andare avanti come se nulla fosse. Le sue emozioni vengono trasmesse con chiarezza dall’autrice, che si concentra sul viaggio spirituale che potrebbe portare la ragazza a stare meglio.

Si ottiene così un romanzo commovente e piacevole, scorrevole in ogni capitolo, in grado di trasportare con leggerezza verso un clima festivo, senza per questo dimenticare cosa si cela nel profondo degli animi ogni giorno.

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