Review Party: Recensione di “Le donne della Gioconda” di Josselin Guillois

Quando l’arrivo della guerra minaccia di spazzare via anche il tesoro rappresentato dall’arte, il direttore parigino Jacques Jaujard si mobilita per far sì che le magnifiche opere custodite al Louvre vengano prelevate e portate al sicuro in luoghi più periferici rispetto a dove il massacro sarà più pregnante. Questa è la storia di Marcelle, Carmen e Jeanne e del loro contributo a questa incredibile causa, raccolta nei personali diari entrati nella Storia.

Con precisione e fludità, Josselin Guillois narra una vicenda di tensione e passione attraverso tre donne che, grazie alla missione, si svelano sempre più al pubblico mettendo in discussione i propri stessi desideri. Narrare eventi bellici non è mai cosa semplice e l’autore riesce a eccellere con una narrazione introspettiva negli aspetti più intimi della vita delle protagoniste, eroine per caso e senza nemmeno volerlo essere.

Si parte con Marcelle, moglie di Jaujard, che assiste in prima battuta alle intenzioni del marito ma facendo sua quella causa, nonostante non riesca a dimenticare il desiderio di diventare madre. Poi c’è Carmen, nipote di Jacques, che affronta il cambiamento esterno del suo ambiente mentre anche lei stessa, appena entrata nell’adolescenza, vede e sente il suo stesso corpo evolvere. Infine Jeanne, ex attrice divenuta archivista, che combatte con una vita personale disastrata e dal suo punto di vista fallimentare, dimenticando che essere donna non significa necessariamente essere moglie o essere madre.

Tre donne apparentemente diverse, che trovano in Jaujard e nella sua volontà un punto cardine che le lega sempre più indissolubilmente. Le fasi dell’evacuazione si concatenano con la scoperta di quanto sia viscerale la necessità dell’arte nel mondo, in grado di cambiare chiunque ne entri in contatto in modo permanente e migliore.

In tutto questo l’unico elemento che potrebbe disorientare è proprio il tipo di narrazione compiuta attraverso il diario, suddiviso tra giorni e orari, che spezza la fluidità del pensiero dei personaggi facendola rientrare in binari fissi e precisi. A parte questo, i fatti ispirati alla Storia e le vicende strumento del romanzo stesso, s’intrecciano alla perfezione regalando un’opera che riesce a raccontare gli orrori della guerra da un punto di vista nuovo e particolare.

L’arte è la protagonista assoluta di tutto e riesce a creare un’avventura drammatica, dando l’opportunità di farsi conoscere anche da chi non ha interesse o opportunità per farlo. È un’esplorazione nei significati più profondi legati alle opere artistiche e ai loro autori, che va al di là delle nozioni scolastiche, approfondendo aspetti più personali ed emozionanti. Insegna infine a non dimenticare di rimanere umani fino alla fine, perché solo così si può pensare di dare importanza alla cultura in essa racchiusa.

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