Recensione: “Charlotte Collins” di Karen Aminadra

Tra le pagine di “Orgoglio e pregiudizio” abbiamo assistito alla nascita di diverse storie d’amore. Seppure accennata, Charlotte Collins ha qui trovato il suo sposo, Mr. Collins. Ma il suo rapporto non è romantico e perfetto come quello che caratterizza le figlie dei Bennet, piuttosto uno di comodo, fatto per circostanza e senza sentimenti.

Nella dimora dei Collins, Charlotte impara a essere una moglie e una perfetta donna di casa, senza perdere quell’aspetto positivo e spensierato che non è stato affatto approfondito in passato. Di una cosa la donna è ora certa: non vivrà più una vita senza amore.

L’ho già detto quanto apprezzi le storie che fanno riferimento a grandi classici? Forse sì e sicuramente da quando conosco la Vintage Editore lo affermo sempre più spesso. “Charlotte Collins” entra a far parte della mia personale collezione andando ad aggiungersi alle altre storie che allargano e rivisitano “Orgoglio e Pregiudizio” focalizzandosi su un personaggio davvero inaspettato.

Non ho mai dato peso a Charlotte nel romanzo della Austen, forse perché non l’ho mai sentita vicino come altri personaggi. Karen Aminadra riesce nell’incredibile compito di farmi vedere questa donna sotto un punto di vista nuovo, fresco e inaspettato. Dimenticatevi della sottomessa e timida Charlotte per dare il benvenuto a una persona che non sopporta i soprusi altrui.

Molto più vicina all’amica Elizabeth anche caratterialmente, la vediamo battersi come una leonessa di fronte alle richieste sfacciate di Lady Catherine, assistendo a una sfida d’intenti stuzzicante e divertente. Si apre agli occhi del lettore il paese di Hunsford, dove Catherine si trova a vivere, interagendo con i suoi abitanti e stringendo nuove amicizie.

L’insoddisfacente matrimonio, inoltre, porterà Charlotte a guardarsi intorno, attirando le attenzioni di un personaggio (posso assicurarvelo) davvero inaspettato e che vi farà balzare per la sorpresa. Qui assistiamo a un inevitabile cambiamento dei personaggi conosciuti, lei per prima. In questo caso, però, non l’ho trovato fastidioso ma anzi, è stato lo stimolo giusto per iniziare e completare la lettura.

Non sarà la Charlotte Collins realizzata da Jane Austen, ma di certo la Aminadra ha dato nuova linfa e giustizia a un personaggio che è la rappresentazione più generale della donna della sua epoca, ma che ora ha una possibilità di riscatto avvicinandosi più a una donna moderna, che può lottare senza pregiudizi per i propri desideri e le personali soddisfazioni.

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