Review Party: Recensione di “Le confessioni del Duca di Newlyn” di Bronwyn Scott

Sulla strada della vendetta, il Duca Vennor riveste i panni di giustiziere per la gente più bisognosa. Nessuno conosce la sua identità ed è così che può agire indisturbato, fino al giorno in cui l’amica Marianne riceve le attenzioni di un lord. Potrà questo evento inaspettato fargli cambiare idea sulla sua meta?

Non conoscevo Bronwyn Scott, ma con questo romanzo sono rimasta subito colpita dalla narrazione scorrevole e soprattutto dalla trama davvero interessante.

Come un supereroe d’altri tempi, Vennor ci viene presentato come un uomo freddo, tutto a causa della scomparsa dei genitori e del fardello che ne è conseguito. Non manca però di agire nel bene della gente comune, mantenendo segreta la sua identità. Il rapporto che ha però con Marianne è qualcosa di così leggero e naturale da farlo sentire in pace. L’arrivo di un uomo nella vita della ragazza gli farà capire che forse gli obiettivi della vita non sono quelli tossici ma piuttosto quelli che portano verso la pace.

Ho amato follemente la caratterizzazione di Marianne, che di contro preferisce la realizzazione individuale piuttosto che una vita a essere la donna di qualcuno. Si sente naturale solo in presenza di Vennor, l’unico che sa ogni suo segreto. Il suo più grande desiderio è far sì che i suoi articoli giornalistici possano portare il suo nome anziché nascondersi dietro l’identità di un uomo, ma è un qualcosa di così sconveniente per cui lei dovrà lottare duramente.

L’ambientazione è ben dettagliata e l’atmosfera carica di azione e romanticismo. L’opera di Scott vince per la trama intricata e avvincente, così scorrevole da essere letta d’un fiato, facendo sì che il lettore si possa distrarre e rilassare, dimenticandosi di qualsiasi altra cosa.

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