Review Party: Recensione di “La fortuna aiuta il morto” di Stephen Spotswood

Willowjean Parker non ha idea di che cosa ci sia al di là della vita da circense. Eppure tutto cambia, quando incontra accidentalmente Lillian Pentecost, che le propone inaspettatamente di diventare la sua assistente nei casi che segue come investigatrice privata.

Ha inizio così una sorprendente serie di gialli tutti da scoprire e che hanno inizio con il fatidico caso Collins.

Con una narrazione originale e un ritmo frenetico, Stephen Spotswood entra di diritto con il suo primo romanzo tra le migliori letture degli ultimi tempi. L’ambientazione particolare ma soprattutto il modo in cui la storia viene raccontata è particolarmente intrigante e inaspettato, tanto da creare un’atmosfera magnetica che cattura dall’inizio alla fine.

Il tutto viene condito con un linguaggio schietto e diretto che lascia spazio sia alla serietà che all’umorismo, rendendo frizzante il ritmo complessivo.

Complici gli anni ’40, si respira un’aria che ricorda molto il noir, patinando l’immaginazione con un rassicurante color seppia, perfetto per la storia di Spotswood. Le due protagoniste sono spassose e dannatamente affascinanti, sono felice che questo sia solo il primo di una serie di romanzi, che non voglio assolutamente farmi scappare.

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