Review Party: Recensione di “Veleni di paese” di Leandro Castellani

Nel paesino più sperduto e apparentemente tranquillo, si può annidare il più letale dei veleni.

Lo sa bene Stella, cantante col successo in declino, che torna nei luoghi delle origini in cerca di una fuga da quella realtà fatta di intrighi e giochi alle spalle. Ma anche al “bel” paese troverà dramma e disperazione, che la condurranno verso una tragicità che mai si sarebbe aspettata.

Il sangue che ribolle ha il sapore scottante e pericoloso della passione, che porta anche il più improbabile degli individui a uccidere coloro che amano. Ma quando il magnate Baldelli si ritrova coinvolto in un caso di omicidio, quello della moglie che avrebbe sempre voluto vedere sparire, le cose non sembreranno così semplici come paiono.

Scoprire la verità porta a fare viaggi mentali e fisici non premeditati, fino a giungere in uno stato straniero dove avviene l’ennesima uccisione.

Saranno tre personaggi di spicco della società del paese a collegare i frammenti disseminati tra queste tre storie, giungendo così a una conclusione che faccia da antidoto all’oscurità calata sul luogo.

Tre, come gli atti architettati dal regista supremo, Leandro Castellani. Manipolatore primo degli eventi, sembra quasi con divertimento annidarsi nei meandri più bui delle vie della sua trama, facendo agguati ai malcapitati di turno che sono a quel punto costretti a subire ciò che lui ha in serbo per loro.

Prende così forma un’opera breve, che con scorrevolezza lancia indizi e ipotesi, coinvolgendo e domandando allo spettatore stesso, che si sente partecipe degli eventi senza però sapere davvero a quale soluzione finale assisterà.

Castellani ha un modo di scrivere che traina con facilità il lettore lì dove lui vuole condurlo. Pur fuorviandolo, lo ammalia con la sua scrittura forbita e ricca tanto da rendergli piacevole perfino la presa in giro.

Punta all’occhiello sono i tre investigatori: il Commissario Colasanti, Romina “la Culona” e l’appuntato Normale formano un team interessante e a tratti esilarante da seguire, chiamati dal capoluogo per venire a capo di questa scia di sangue che parte da Stella prendendo il volo. 

Le indagini non sono così scontate come sembra la mole di pagine possa far trasparire e il lettore segue ogni capitolo con fervore, uscendo infine soddisfatto della lettura.

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