Review Party: Recensione di “Shadowhunters: Il principe” di Cassandra Clare

Il mondo di Tessa è stato completamente ribaltato. Non solo ha scoperto di possedere dei poteri particolari, ma anche che per questo la sua vita è costantemente in pericolo. Al fianco di Will e Jem, con cui ha iniziato ad avere un rapporto contrastante causato dai sentimenti provati per entrambi, la ragazza vivrà i cambiamenti che sta attraversando l’Istituto di Londra e che rischiano di compromettere coloro a cui tiene di più.

Le avventure della trilogia delle Origini continuano con il secondo volume, “Il principe”, un romanzo di transizione in cui la Clare non si è risparmiata nell’arricchire trama e ambientazione, offrendo sempre più elementi che ingrandiscono il mondo di Shadowhunters. Uno dei motivi per cui mi ostino a dire che il metodo migliore per leggere questa serie è nell’ordine di pubblicazione, è il quantitativo di riferimenti che qui ritroviamo e che fanno riferimento alla serie principale di The Mortal Instruments: gli intrecci sono sempre più palesi ed è bello vedere come tutto fili con un senso logico.

Il rapporto tra Tessa, Will e Jem, com’era prevedibile, s’infittisce sempre più formando un triangolo amoroso: la ragazza è sempre più confusa e nessuno demorde nel mostrare il proprio interesse. Col senno di poi, rileggendo la serie adesso, questo aspetto è un po’ scontato e dal risvolto praticamente prevedibile. Questi tre personaggi li amo come soggetti singoli, a sé, apprezzo meno il modo in cui i rapporti si sviliscono con il passare del tempo. Non dirò ovviamente come andrà a finire, ma col senno di poi, la parte romantica della storia non mi ha preso tanto quanto era capitato anni fa alla prima lettura.

“Il principe” è un bel romanzo di transizione che saprà intrattenervi e sorprendervi per diversi colpi di scena, preludio del grande finale.

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