Review Tour: Recensione di “Lux – Oltre il varco” di Alexandra Rose e Livia Crowne

Quando nel 2026 il mondo sarà a conoscenza del fantomatico Lux23, in grado di mettere in ginocchio qualsiasi altro monopolio, sarà il governo francese il primo a dichiarare quanto questa risorsa sia sicura e assolutamente non dannosa per l’ambiente e la popolazione intera. Non è dello stesso avviso però Urielle, che lavorando in un ospedale parigino osserva impotente gli effetti collaterali nocivi, che sempre più velocemente stanno spegnendo gli abitanti provocando tumori e altre gravi malattie, debilitanti fino alla morte. Una tragedia l’accompagna dal suo passato e, dal dolore e dalla disperazione, la ragazza troverà in sé il coraggio per porre rimedio a una situazione alla deriva, cercando in tutti i modi di dimostrare la potenza distruttiva di questo nuovo elemento chimico. Quando una notte cade misteriosamente in un varco senza fine, Urielle incrocerà il cammino di Sergej, in una Mosca di 300 anni nel futuro devastata dalla guerra che coinvolge gli stati nel possesso totale del Lux23.

Quando ho intrapreso la lettura del romanzo di Alexandra Rose e Livia Crowne ancora non sapevo che sarebbe stata la mia ossessione per i successivi giorni: non avevo aspettative e mi piace quando gli scrittori riescono a sorprendermi con storie che mi colpiscono nel profondo, esattamente come in questo caso. Non serve viaggiare con la fantasia per capire che la nostra realtà avrà un futuro sempre meno roseo da ogni punto di vista, eppure le autrici prendono in contropiede offrendo una propria visione distopica in cui le vicende hanno una propria logica, dettagliate con estrema cura e costruendo uno storico della società che non è affatto da sottovalutare. Si sa quanto le grandi potenze siano sempre in corsa verso l’innovazione, verso quella novità che farà impallidire tutte le altre e quanti rischi e costi non si fanno problemi a correre pur di raggiungere i propri obiettivi. Chi blatera dicendo che la società è sempre al primo posto sa di mentire, perché pur di essere i primi in tutto si è disposti a grossi sacrifici, che comprendono la vita di chi, con queste manie di protagonismo, non ha nulla a che vedere. Ed è proprio così che si è permesso il proliferare del Lux23, senza considerare le conseguenze dell’inquinamento e degli effetti sul corpo umano, qualcosa di così devastante da far venire letteralmente i brividi fin dalla prima pagina. Alexandra e Livia sanno bene come veicolare le emozioni degli altri a proprio piacimento, riuscendo istantaneamente a calare il lettore nell’atmosfera lugubre e drammatica che i personaggi vivono. L’impotenza e il dolore provati da Urielle si appiccicano fastidiosamente alla pelle e al contempo danno allo spettatore stesso quella grinta che caratterizza la ragazza e che lo spinge a tifare per i suoi nobili intenti. Il salto temporale è stata un’interessante sorpresa, che mostra ancor di più la gravità delle azioni sconsiderate, in grado di portare ancora una volta a commettere errori del passato, che a parole si dice di ricordare per non ricommettere ma che nei fatti si reitera vergognosamente senza porselo come reale problema. L’egoismo dilaga nell’intero romanzo, facendo montare una rabbia che acceca per il destino che attende tutti. Le autrici dimostrano che nel dolore non si è mai totalmente da soli, anche se chi ci può comprendere davvero si trova ad anni luce rispetto a dove viviamo. Il rapporto che si crea tra Urielle e Sergej è dato da circostanze straordinarie, che li lega gradualmente trovando degli elementi forti come le esperienze passate da spazzare via qualsiasi divergenza o incomprensione. Mi sono senza dubbio innamorata di questa coppia, che mi ha trasmesso dei brividi che hanno saputo scavare nel cuore ed emozionarmi per loro, per le storie personali e i comuni intenti. A tratti mi hanno perfino commosso e ho vissuto con loro la paura costante di non farcela, capitolo dopo capitolo. Il finale è stato devastante sotto molti punti di vista, ho ancora lo stomaco contorto dopo giorni per l’aridità e il silenzio assordante che mi ha lasciato dentro. “Lux – Oltre il Varco” è stato come un fulmine bruciante che mi ha percorso da testa a piedi, spronandomi a seguire con passione Alexandra Rose e Livia Crowne attraverso altre letture, che di certo non posso assolutamente perdermi.

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