Review Party: Recensione di “La proposta di un gentiluomo” di Julia Quinn

Sophie Beckett sta per vivere un’esperienza in pieno stile Cenerentola. Figlia illegittima del Conte di Penwood, è costretta a servire come una domestica la matrigna e le sue figlie, dopo che il padre ha lasciato questo mondo. La giovane, com’è normale che sia, ha un grande desiderio: poter vivere almeno una volta come in una favola in cui è lei a essere la protagonista. Mai si sarebbe immaginata di riuscire a partecipare a un ballo in maschera organizzato dalla famiglia Bridgerton in cui incontra il loro secondogenito: Benedict. L’uomo è per Sophie un principe azzurro e la serata passata insieme fa nascere un sentimento che viene ricambiato. Ma ogni cosa bella ha una fine e la ragazza sa di dover tornare a casa prima che la festa si concluda. Senza rivelare la sua identità lascia il luogo e accidentalmente un guanto con delle iniziali, un indizio per Benedict fondamentale per riuscire a ritrovarla.

Non c’è proprio nulla da fare, anche questo terzo libro della serie Bridgerton mi ha colpito il cuore e lì ci è rimasto. Rispetto ai suoi predecessori, questo romanzo ha un taglio completamente diverso, un tributo a una delle favole più note di sempre.

Sophie si trova a sua insaputa a essere la Cenerentola della sua epoca, catapultata in una vicenda che sarà la più dolorosa ma anche la più felice della sua vita. Le vicende l’hanno portata a essere una persona piuttosto remissiva e pronta ad eseguire gli ordini, lasciandole addosso una forte malinconia e una sconfinata disillusione per una vita desiderata ma che non potrà mai realizzarsi. L’incontro con Benedict, però, fa uscire in lei una grinta che non sapeva di avere, che le fa capire a un certo punto che forse il suo sogno non è poi così tanto una fantasia.

Benedict di contro ha un carattere impulsivo e forte, a volte dettato dalla rabbia però “solo” il secondogenito di una famiglia numerosa. Sente il peso di non essere e fare mai abbastanza, come se non ci fosse per lui la possibilità di emergere nella propria vita. L’incontro con Sophie per lui è aria pulita in mezzo al caos, una novità che lo porta a essere intraprendente e determinato come non mai nel momento in cui la fanciulla misteriosa scappa senza lasciare traccia. O quasi.

Sono rimasta ancora una volta conquistata dalla prosa di Julia Quinn, che mi ha regalato una lettura leggera e scorrevole, che mi ha intrattenuto oltre le aspettative.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *