Review Party: Recensione di “Non sprecare il tempo, non sprecare l’amore” di Ann Napolitano

L’imprevedibilità della vita è capace di condizionare un’intera esistenza. Questo è ciò che capita a Edward, che si ritrova completamente solo dopo essere scampato a un disastro aereo di cui lui è il solo sopravvissuto. I suoi genitori, suo fratello e ogni altro passeggero con cui ha più o meno interagito sono tragicamente scomparsi. Edward avrebbe voluto scomparire con tutti loro, piuttosto che dover affrontare il dolore fisico e mentale che da quel momento l’accompagnerà. Eppure, il tempo non si può fermare e i giorni scorrono e pesano sempre di più. Come si può trovare la serenità, quando non c’è più niente per cui gioire?

Non è facile parlare di un libro che ha saputo travolgere tanto intensamente fin dalla prima pagina. Un dramma come quello vissuto da Edward è inimmaginabile, ma nonostante questo Ann Napolitano ha saputo coinvolgere il lettore con una delicatezza e un rispetto oltre i limiti. Mentre si segue il giovane alle prese con la sua nuova vita, si assiste inesorabilmente anche alle storie di tutti gli altri passeggeri, a cui è impossibile non affezionarsi nonostante la loro conoscenza sia limitata tra l’imbarco e lo schianto dell’aereo. Questo rende il tutto ancora più tragico perché si arriva a interiorizzare i loro desideri e speranze consci che niente avrà un futuro vero e proprio. Vivere tra i pensieri di Edward fa quasi paura, per le reazioni che potrebbe avere e per la volontà di non affrontare subito la questione. Ogni sua azione è giustificabile da una nuova condizione mentale, che lo porta a non volersi fare degli amici, a non voler crescere, a non godersi dei piccoli istanti di felicità credendo di non meritarli davvero. Uno spiraglio di luce giunge attraverso la figura di Shay, la figlia dei vicini dei suoi zii da cui lui comincerà a vivere. La loro frequentazione si fa strada a piccoli passi, fino a diventare per entrambi visceralmente necessaria, soprattutto per Edward che vede in lei l’unica confidente. Il loro legame è genuinamente tenero e sarà prezioso per entrambe le parti per gli anni a venire. Questo perché, se da un lato la narrazione si svolge nelle ore sull’aereo, dall’altro per Edward passano i giorni, i mesi e infine gli anni, fino ad arrivare al fatidico giorno in cui la sua età corrisponderà a quella del fratello defunto. Ogni suo pensiero, espresso o meno, è una stilettata al cuore intensa e dolorosa che nei capitoli finali culmina con una frenesia fuori controllo. Ciò che lui deve per forza cercare è un nuovo modo per affrontare il quotidiano, fino a rendersi conto che sprecando il tempo senza vivere davvero non darebbe né a lui né alla sua tragedia alcun significato, nascosto tra fiumi di parole scritte in lettere indirizzate a lui. Questa consapevolezza aleggia costantemente nell’aria ma si prende il tempo giusto per svelarsi, passando dalla negazione all’accettazione fino a una nuova speranza. Ann Napolitano disorienta con la forza dei sentimenti il lettore, che si trova in balia di tutti i personaggi, intenzionati a insegnare qualcosa, ognuno a proprio modo. L’unico lascito possibile, per dare la possibilità a chi può di essere una persona migliore e di rendere speciale ogni istante della propria vita.

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