Blog Tour: “Io sono leggenda” di Richard Matheson – Seconda tappa: Robert Neville

Il mio apprezzamento per l’opera “Io sono leggenda” è derivata dalla visione del film omonimo e affermo ormai da tempo di essere più legata alla storia raccontata in originale da Richard Matheson e che ho avuto modo di rispolverare dopo anni grazie alla nuova meravigliosa edizione pubblicata dalla Mondadori.

In questa sede parleremo del protagonista del libro: Robert Neville, il cui aspetto più noto è ovviamente quello rappresentato da Will Smith nella pellicola del 2007.

Era un uomo alto, di trentasei anni, di ceppo anglo-tedesco, con nessun tratto particolare fatta eccezione per la bocca, lunga e decisa, e per l’azzurro vivo degli occhi, che ora osservavano le rovine carbonizzate delle case a entrambi i lati della propria.

Robert è il protagonista della storia di Matheson e si trova ad affrontare una realtà che volge verso l’inevitabile fine, a causa di un potente virus che ha spazzato via ogni forma umana conosciuta. L’uomo è l’unico rimasto in città, senza possibilità di comunicare con altri, se ancora sopravvivono, e senza la possibilità di tornare a una quotidianità normale. Chiunque abbia contratto il virus si è trasformato in quelli che vengono chiamati vampiri e la sua famiglia non è stata risparmiata. Ogni giorno, Robert ripensa ai ricordi passati, sia quelli più felici che quelli drammatici, subito precedenti alla fine di tutto. Solo l’alcool, la musica e la lettura possono in qualche modo alleviare il suo dolore. Le ore di luce le passa alla ricerca di provviste e energia, fino al calare del sole quando è il momento di rinchiudersi e lasciare fuori le creature che si risvegliano. Memore delle leggende legate ai vampiri, l’uomo si circonda di ogni nozione e superstizione, facendo uso di aglio e specchi e andando alla ricerca degli elementi che possono farlo venire a capo della causa scatenante della pandemia. Quando scoprirà i segreti a essi legati, Robert diverrà una vera e propria leggenda, capace di spaventare i vampiri anziché esserne spaventato. Il suo futuro, sempre più incerto, entrerà in contatto con qualcosa di inspiegabile, in grado di mettere in discussione ogni cosa fino a quel momento e a farlo in qualche modo cambiare, dopo un tempo indefinito rimasto fisso e immutato nello spirito.

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