Recensione: “I Tredici” di Irene Lorelai Visentin

Se c’è qualcosa di più terrificante dell’orrore legato al paranormale e all’inspiegabile, lo si deve andare a ricercare nelle profondità dell’animo umano e con ciò che razionalmente non si riesce ad accettare. 
Questi “Tredici”, che danno titolo alla prima raccolta di racconti della Segreti in Giallo Edizioni, sono soggetti apparentemente comuni, con desideri, paure e peccati apparentemente comuni. Eppure, qualcosa scava nelle loro menti fino a tirare fuori il peggio anche dall’intenzione più innocente, trasformando ogni singola situazione nella più brutta che potessero sperimentare. Al tempo stesso, però, è come se ognuno dei protagonisti ne uscisse in qualche modo purificato, come se dal loro personale trauma trovassero comunque un’evasione che se dall’esterno può sembrare un epilogo inquietante, tragico o inaccettabile, per loro rappresenta una liberazione e un modo per convivere meglio con sé stessi.

La narrazione di ogni storia è enfatizzata dallo stile dell’autrice, che nel suo essere precisa e pungente crea la giusta atmosfera horror e fa tremare a ogni pagina. Al tempo stesso, la curiosità cresce per ogni racconto letto e per l’attesa di passare al successivo e scoprire cos’altro si è inventata per colpire e sorprendere.

Tra i miei preferiti spiccano soprattutto i primi due racconti, “Anita” e “Magda”. Un desiderio oscuro ossessiona la prima, così come una paura morbosa tormenta la seconda. Quasi all’opposto ma con soluzioni finali egualmente scioccanti.

Quello della Visentin è un debutto letterario vincente e promettente. Sono davvero curiosa di leggerla su altri progetti e spero che possa far conoscere il suo talento quanto prima.

Recensione: “Antropozoologie. Studio verosimile di una realtà grottesca” di Biagio Iacovelli

Scrivere con successo a proposito degli aspetti della natura umana è un compito che ritengo molto più arduo di quanto possa sembrare in apparenza.
Non è semplice, perché spesso si possono dare per scontati certi elementi che scontati non lo sono affatto. Non è semplice, perché spesso si può correre il rischio di sembrare banali, ripetitivi e poco incisivi.
Ma in questo, Biagio Iacovelli è riuscito a conquistarmi. 
Il viaggio metafisico che il lettore intraprende attraverso i racconti che compongono “Antropozoologie. Studio verosimile di una realtà grottesca” è costellato di situazioni limite, spesso particolarmente fantasiose, ma che non mancano di lanciare dei messaggi nascosti che rimangono anche dopo aver finito la lettura.
Di fronte ad alcune descrizioni viene naturale distogliere lo sguardo con imbarazzo, o addirittura con orrore, talmente è forte l’impatto emotivo. Questo viene avvalorato dalle illustrazioni di Eleonora Iacovelli, che nella loro essenzialità trattengono una carica di sensazioni che esplode attraverso le parole.
Lo stile di Iacovelli è scorrevole e al tempo stesso ricercato, fa in modo che il lettore si soffermi su ogni parola per saggiarne il significato e, eventualmente, imparare qualcosa di nuovo.
I racconti più degni di nota sono sicuramente “La festa”, “La giostra” e “…e alla fine?”. I primi due citati sono testi pregni di un’atmosfera cupa, inquietante e a tratti dolorosa, ambientati in molteplici realtà a cavallo tra il moderno e il distopico che domandano al lettore: “Succederà davvero?”. Il terzo, come suggerisce il titolo, è l’ultimo della raccolta e che è stato utile a tirare il fiato a fronte della pesantezza di tutto ciò che avveniva precedentemente. Ci ho trovato speranza e desiderio di rinascere, come un augurio per il genere umano che possa ricordarsi sempre di essere proprio questo: umano. Con pregi, difetti, emozioni e razionalità. 
Credo che sia stato proprio questo l’intento che ha dato la prima spinta verso la creazione dell’opera. Per ricordare di dare spazio ai sentimenti positivi e a metabolizzare, senza ingigantire smuovendo le masse, quelli negativi.

Recensione: “Un amore da Oscar” di J.J. Prescott

Nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare in passato, Nora Burke può ritenere di avere, al momento, il controllo della sua vita. Si è buttata a capofitto nel suo lavoro a New York, dove è responsabile di un prestigioso hotel, anche se questo riduce drasticamente i suoi rapporti sociali. Non che la cosa le importi, data la famiglia divisa e l’incapacità di buttarsi a capofitto nelle proprie emozioni più profonde.
Ma qualcosa cambia quando riceve la prenotazione da parte di uno degli attori più in voga del momento: Evan McKinney. Una cosa tira l’altra e l’uomo riesce a convincerla a frequentarsi, nonostante le difficoltà, gli impegni e le persone che cercano di ostacolarli. Riuscirà Nora a sciogliere il proprio cuore e a dare una nuova possibilità all’amore?
Quella che si prospetta con il libro di J.J. Prescott è una commedia allegra, frizzante e leggera, che possa allietare e divertire il lettore fino a farlo emozionare.
Effettivamente la vicenda di Nora parte proprio in questo modo, mi è piaciuta subito la sua caratterizzazione e il fatto che non tema di dire ciò che pensa.
Nel complesso però, l’autrice non è riuscita a conquistarmi davvero: il rapporto che s’instaura tra Nora e Evan non ha saputo stuzzicarmi e coinvolgermi a sufficienza, risultando troppo stereotipato e senza quel guizzo di originalità che me l’avrebbe fatto apprezzare. I personaggi secondari sono molteplici e ben equilibrati capitolo dopo capitolo, anche se non hanno sufficiente spazio per farsi conoscere, così come lo stesso Evan, che rimane l’ombra dei pensieri di Nora (il libro infatti è narrato in prima persona dal suo punto di vista). 
Per quanto lo stile della Prescott sia scorrevole, i contenuti che ha messo nero su bianco hanno finito con l’annoiarmi e lasciarmi insoddisfatta, soprattutto per un finale forzato e davvero troppo sbrigativo che mi ha molto deluso.
A volte mi piace evadere con una commedia leggera e poco impegnativa, ma non è il caso di “Un amore da Oscar” che, nel complesso, non mi sento di consigliare. 

BLOGGER UNITI PER LE LIBRERIE INDIPENDENTI


BLOGGER UNITI PER LE LIBRERIE INDIPENDENTI


Blogger da tutta Italia si uniscono per sostenere le librerie indipendenti

Una rete informativa formata da oltre 30 blogger, in sole 24 ore

Il 6 aprile in partenza la prima iniziativa


Il mondo editoriale e culturale italiano sta vivendo uno dei momenti più difficili della storia moderna. Il lockdown sta mettendo in ginocchio alcuni tra i più importanti presidi culturali: le librerie indipendenti, luoghi di incontro, scambio di idee, rifugio per ogni stato d’animo. Realtà che rischiano di subire un crollo da cui è difficile rialzarsi.

Secondo dati di Ali Confcommercio, l’associazione di categoria dei librari italiani, la chiusura delle librerie dal 23 febbraio al 25 marzo (la data che consentiva la riapertura stando a un precedente decreto) provocherà perdite di fatturato di circa 47 milioni di euro, pari a circa 16,5 milioni di euro di utili lordi.
In questo scenario così drammatico, cosa è possibile fare per essere d’aiuto? Chi può dare un contributo concreto per far sì che le librerie possano continuare ad esistere?
Questo si è domandata Erika Zini, giornalista e blogger, che da anni opera in ambito letterario con trasmissioni su Radio, TV e presentazioni in Librerie e Festival. E la risposta è stata tanto semplice quanto spiazzante: i blogger, che spesso sono considerati gli outsider del mondo editoriale, sono in realtà coloro a cui i lettori si affidano maggiormente per sapere tutto sui libri, sono tanti e sono distribuiti capillarmente nel nostro paese. E se ognuno, nel proprio angolo di web, potesse parlare delle librerie indipendenti della propria zona, facendole conoscere e facendo sapere che sono operative anche se non aperte al pubblico?
L’iniziativa è piaciuta così tanto che in sole 24 ore hanno aderito oltre 30 blog da 15 regioni d’Italia e sono continuamente in aumento con il solo passaparola.
Questa iniziativa avrà la sua partenza il 6 aprile quando la più grande rete di blogger italiani si sintonizzerà sulle frequenze delle librerie indipendenti della propria zona per portarle ai loro lettori.
Insieme siamo più forti e potremo superare anche questo momento difficilesostiene Erika Zini, ideatrice dell’iniziativa perché è importante che ognuno di noi dia il proprio contributo perché nessuno è troppo piccolo per poter cambiare il mondo.

Per supportare e diffondere l’iniziativa potete usare l’hashtag #bloggerperlelibrerie

I blog aderenti all’iniziativa e i loro sostenitori esporranno questo logo ufficiale per la durata dell’evento.

Per adesioni, sia blogger che librerie, è possibile scrivere a: info@erikazini.com


Grazie alla collaborazione con Giulia del blog J. A. Windgale abbiamo stilato un elenco di librerie indipendenti che coprono la città di Milano e della provincia. Se la vostra non compare e volete partecipare all’iniziativa vi basterà contattare Erika alla mail scritta qui sopra.

Città:

6 ROSSO – Via A. Albertini 6
ALEPH – Piazza Lima 1 – interno MM1
ARIBAC – Via Porpora, di fronte al civico 62
BARAVAJ – Via Cesariano 7
BELLEVILLE – LA SCUOLA – Via Poerio 29
BOCCA – Galleria Vittorio Emanuele II 4
BORSA DEL FUMETTO – Via Lecco 16
CENTOFIORI – Piazzale Dateo 5
CLAUDIANA – Via F. Sforza 12/a
CORTECCIA – Via Bernardino Lanino 11
DEL CONVEGNO – Via Lomellina 35
DELLO SPETTACOLO – Via Terraggio 11
DELLO SPORT – Via G. Carducci 9
DI QUARTIERE – Viale Piceno 1
DON DURITO – OASI del PICCOLO LETTORE – via Giuseppe Gabetti 15
FRATELLI BONVINI 1909 – Via Tagliamento 1
HELLISBOOK – Via Losanna 6
IL COVO DELLA LADRA – Via Scutari 5
IL DOMANI – Piazzale L. Cadorna 9, ang. Via Carducci
IL MIO LIBRO – Via Sannio, 18
INTERNAZIONALE IL LIBRO – Via F. Ozanam 11
ISOLA LIBRI – Via A. Pollaiuolo 5
LES MOTS – Via Pepe 14, ang. Via Carmagnola
LIBET – Via Terraggio, 21
LINEA D’OMBRA – Via San Calocero 29
LINEA DI CONFINE – Via A. M. Ceriani 20
LIRUS – Via Vitruvio 43
MAGAZZINO MUSICA – MaMu – Via Soave 3
MALAVASI – Largo Ildefonso Schuster 1
MILITARE – Via Morigi 15, ang. Via Vigna
MONTI IN CITTÀ – Viale Monte Nero 15, ang. Giardini
NUOVO TRITTICO – Via San Vittore 3
POPOLARE – Via A. Tadino 18
PUNTA ALLA LUNA – Via Carlo Marochetti 27
SCALDASOLE BOOKS – Via Scaldasole 1 ang. Corso di Porta Ticinese
SPAZIO BK – Via Luigi Porro Lambertenghi 20
TEMPO RITROVATO LIBRI – Corso Garibaldi 17
TEMPORIBUS ILLIS – Via B. Garofalo 20
TERRA SANTA – Via G. Gherardini 2
TIRITERA – Via Giuseppe Govone 30
TROVALIBRI – Viale Monte Nero 73
VERSO LIBRI – Corso di Porta Ticinese 40

Provincia

ARTE E ARTE LIBRI – Via XXIX Maggio 54 – Legnano
CENTRO LIBRI LARIZZA – Via Como 9 – Solaro
GALLERIA DEL LIBRO – Via Mauro Venegoni 55 – Legnano
IL SEGNALIBRO – Via Roma 87A – Magenta
LIBRERIA TARANTOLA – Piazza Martiri di Via Fani 1 – Sesto San Giovanni
MEME LIBRI – Via Santa Maria 16 – Parabiago
NON SOLO LIBRI – Via Antonio Stoppani 75 – Seregno

Tra tutte le librerie che ho avuto modo di contattare personalmente, ho potuto raccogliere diverse opinioni sul periodo che l’Italia sta affrontando a causa della chiusura totale. Ringrazio ognuna di queste per l’occasione unica che mi è stata data e per l’attenzione dedicata a questo progetto.

NON SOLO LIBRI – Via Antonio Stoppani 75 – Seregno

Social: SitoFacebookInstagramYoutube
La prima realtà che ho voluto assolutamente coinvolgere è la mia fumetteria di fiducia, la Non Solo Libri che ha sede a Seregno. Amo la passione che i proprietari mettono nel loro lavoro, cercando di rimanere quanto più possibile a contatto con i propri lettori, non solo attraverso il canale Youtube attraverso cui elargiscono consigli settimanalmente, ma anche con le lunghe ed entusiasmanti conversazioni che possono durare giornate intere all’interno del loro negozio.
Questo è il loro contributo:
Una fumetteria chiusa per l’emergenza Covid 19 come può continuare a far sentire la sua voce ed arrivare agli appassionati che ha sempre servito? Tanti potrebbero dire vendendo online ma come? E soprattutto non sarebbe sbagliato nei confronti di tutti quelli che non possono? Se il Mondo si deve fermare per risolvere l’emergenza ma anche per permettere alle attività di poter riprendere assieme e senza essere penalizzati, non sarebbe il caso di evitare di cercare di vendere al di sopra di tutto e di tutti? In ogni caso anche solo l’impossibilità di recuperare materiale d’imballaggio, nuove opere o precedenti arretrati e via dicendo, rende la vendita online quasi impossibile sul lungo periodo. I social però possono trasformarci in piccoli dispensatori di consigli cercando di aiutare il lettore alle prime armi ma anche il più saggio, a trovare nuovi stimoli per quelle che saranno sicuramente le prossime opere che riempiranno tutti questi spazi vuoti. L’importante è stare vicini pur essendo lontani ed aiutare anche solo con un momento di svago virtuale per cercare di pensare meno al peggio ed essere pronti per quando potremo finalmente poggiare di nuovo i piedi nei nostri negozi preferiti che alla fine dei conti sono un luogo magico dove sentirsi finalmente a proprio agio, sarà per questo che ci mancano cosi tanto.

LIBRERIA POPOLARE – Via A. Tadino 18
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Nonostante la chiusura forzata, il proprietario della Libreria Popolare di Milano, Guido Duiella, continua a darsi da fare durante questo periodo attraverso non solo le consegne gratuite a domicilio, ma anche inviando telematicamente dei notiziari di approfondimento molto esaustivi e interessanti. Di seguito riporto un breve estratto:

#VetrineChiuse #LibrerieChiuse
Restate a casa! I libri ve li spediamo noi.

Cari Amici Lettori,
Ci impegna molto, durante la settimana, lavorare per recapitare a domicilio libri a chi desidera leggere nuovi testi. Questa per noi è una nuova esperienza e cerchiamo, nei contatti con chi ci chiede questo servizio, di rimanere librai e non fattorini: così al telefono o per mail manteniamo, per quanto possibile, un dialogo con i lettori che ci faccia sentire meno distanti e vada al di là delle mere informazioni su disponibilità di libri e spedizioni. Questa nuova dimensione di Librai a distanza, ci aiuta a non sentirci del tutto inutili in questo momento di grave emergenza sanitaria e ci conferma che ciò di cui abbiamo tutti bisogno è il dialogo e il confronto con gli altri, in tutte le forme possibili.

Felice il paese che non ha bisogno di eroi! (Brecht, Vita di Galileo)

Pensiamo con rispetto e gratitudine a tutti i medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, gli addetti alle pulizie e alla sicurezza degli ospedali, ai volontari che quotidianamente lavorano sulle ambulanze, il personale delle Case di riposo: loro sono i primi, li abbiamo sentiti nelle interviste in radio o in tv, a non voler essere chiamati “eroi”.
Ci spiegano che fanno, con enorme abnegazione e sacrificio, il loro dovere, in prima linea per salvare chi si ammala. Ma sono anche tra i primi a contagiarsi (a migliaia) e a morire, ad oggi 80 solo tra i medici, e a decine tra le altre figure professionali.

Chi volesse andare alla radice del problema della fragilità dimostrata dal sistema sanitario nazionale (che è cosa diversa dal personale medico e sanitario) può leggere utilmente questo libro di Walter Ricciardi, La battaglia per la salute, Laterza.
Ma può anche leggere il Piano Nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale, varato nel 2002 e poi aggiornato negli anni successivi, e chiedersi perché non sia stato attuato per essere pronti a gestire l’emergenza odierna.
O può chiedersi anche perché mancano le mascherine che tutti dovremmo avere e che non si riescono a produrre in Italia in maniera autosufficiente, mentre invece è considerato un bene di prima necessità il caccia bombardiere F-35 la cui costosa produzione prosegue senza problemi: forse perché siamo in guerra?

Parole come pietre: Linguaggio, Verità, Potere

L’abusata e fuorviante metafora guerresca con cui viene descritta questa emergenza sanitaria vorrebbe farci credere che quelle di medici e personale sanitario siano morti quasi inevitabili, perché la guerra è la guerra, si sa, ed ha le sue inevitabili vittime e i suoi eroi.
Ma tutti noi sappiamo che non è così.
Per una riflessione sugli usi fuorvianti delle parole questo articolo del settimanale VitaLa viralità del linguaggio bellico.

Per saperne di più sulle epidemie, consigliamo la lettura del libro di Giovanni Rezza, Epidemie, Carocci.

Democrazia al tempo del Coronavirus

La decisione del parlamento ungherese di decretare lo stato di emergenza a tempo indeterminato dando pieni poteri al premier Viktor Orban annulla il principio stesso della democrazia in quel paese. Questo è l’ultimo ed eclatante esempio di come questa pandemia e la necessità di prendere misure straordinarie (per ordine di grandezza e per misure adottate) ponga in questione il problema della tenuta della democrazia in occidente.
Il dibattito è aperto ed è importantissimo, anche se la narrazione dell’essere in guerra porti ad offuscare se non a negare l’utilità di esercitare una riflessione critica sui provvedimenti via via presi e sui modi con cui vengono attuati.
Non crediamo che il nostro Parlamento corra il rischio di diventare “un bivacco di manipoli” come qualcuno forse vorrebbe, ma non possiamo, in nome dell’emergenza, rinunciare a difenderci anche dal virus dell’antidemocrazia.

Su questi temi vi segnaliamo un intervento video del professor Ugo Mattei,  e il libro del professor Giovanni Ziccardi, Internet, controllo e libertà. Trasparenza, sorveglianza e segreto nell’era tecnologica, Raffaello Cortina Editore, oltre a invitarvi ad una rilettura della Costituzione Italiana, illustrata da Alberto Maritati nel suo libro pubblicato da Laterza.

SPAZIO BK – Via Luigi Porro Lambertenghi 20
Social: Sito – Facebook
Ringrazio la libreria Spazio BK di Milano per l’entusiasmo dimostrato nel partecipare a questa iniziativa:
SpazioB**K ha dovuto chiudere serranda come tutti gli esercizi commerciali ma teniamo viva la relazione con i lettori attraverso tre newsletter settimanali di racconto di libri e sta promuovendo con più energia il proprio sito ecom (www.spaziobk.com), oltre alle richieste di consegne a domicilio nei dintorni della libreria.  Inoltre studiamo meglio il catalogo, riorganizziamo i reparti, recuperiamo lavoro arretrato, ripensiamo al nostro lavoro, progettiamo il futuro calendario dei corsi della libreria e cerchiamo di venire nuove idee tenendo d’occhio quello che si sta muovendo in questo momento, dentro e intorno alla cultura. Coltiviamo questo tempo per resistere, ma soprattutto per continuare a cambiare. Il nostro consiglio è di tenere vive le lucciole, le luci di una cultura umana:
https://www.spaziobk.com/prodotto/libri/come-le-lucciole/ 

TEMPO RITROVATO LIBRI – Corso Garibaldi 17
Social: SitoFacebook

Ringrazio i proprietari della libreria Tempo Ritrovato di Milano, Deborah e Luca Allodi, per la celerità nel rispondere positivamente al progetto:

Dopo un primo momento di sbigottimento abbiamo deciso che si doveva fare qualcosa, il periodo di stasi si prospettava lungo, era necessario delineare un un nuovo futuro per la libreria, in attesa di tempi migliori. Abbiamo deciso che questo tempo sospeso doveva essere investito per la libreria e i librai del domani. Siamo convinti che da ogni avversità possono nascere delle nuove opportunità e, comunque, avevamo bisogno di vedere positivo. Ci siamo subito messi a disposizione dei nostri lettori invitandoli a chiamarci anche solo per consigli da casa via telefono o tramite mail. Sono poi sopravvenute anche diverse iniziative da parte degli editori e distributori, a sostegno della spedizione dei librai, e il recapito dei libri in tutta Italia è diventata una realtà.
Abbiamo ampliato le modalità in cui essere presenti sui social (video recensioni, recensioni classiche, incontri i diretta fb) senza diventare invadenti o snaturare ciò che siamo.
Da questa settimana abbiamo deciso di riattivare la consegna domicilio, per la quale c’è stato un lungo periodo di incertezza normativa, ovviamente dando massima prioritàalla sicurezza. Consegniamo la dove è possibile quindi a Milano in zona Brera e zone limitrofe.
Stiamo ragionando insieme ad altri editori e librai su come sviluppare il canale digitale per gli ‘incontri’. Paradossalmente questo canale potrebbe consentire di effettuare con più scioltezza e minori costi le presentazioni con autori internazionali o, comunque, originari di luoghi d’Italia distanti dalla libreria.
Certo non è come essere in libreria ma, d’altro canto, da ogni situazione bisogna far affiorare il meglio.
Quello che emerge è che, in questo momento di difficoltà, molti attori della filiera editoriale sono riusciti a fare rete e stanno ancora lavorando per sviluppare altri progetti condivisi che sostengano la lettura e i libro. L’unione e la condivisione portano buone idee e generano energia positiva che aiuta a rinnovare la nostra passione giorno dopo giorno. Non sentirsi soli è una bella forza!

LIBRERIA TARANTOLA – Piazza Martiri di Via Fani 1 – Sesto San Giovanni
Social: Facebook

Sono particolarmente affezionata a questa libreria, sia perché mia mamma a sua volta la frequentava da giovane, sia per la qualità delle iniziative che vengono portate localmente avanti. La Tarantola è una delle più antiche librerie d’Italia, fondata ben nel 1859 e ha conquistato nel 2018 il premio come migliore libreria d’Italia.
Ho avuto modo di parlare a voce con il proprietario, il Sig. Giorgio Tarantola, che ha risposto ben volentieri all’iniziativa presentata:

La situazione è parsa fin da subito non facile. Nonostante la libreria sia chiusa al pubblico, l’attività comunque non si è mai totalmente fermata. Questo è stato possibile attraverso il servizio gratuito di consegne a domicilio locale e anche grazie al progetto nazionale Libri d’Asporto, volto a supportare le librerie indipendenti su tutto il territorio nazionale. I libri possono quindi essere tranquillamente ordinati, tramite la pagina facebook, una mail o un messaggio tramite whatsapp (tutti i contatti sono disponibili sulla pagina)
Di consigli di lettura possono esserne fatti tanti, questi sono i primi che vengono subito in mente:
“La ragazza del Kyūshū” di Seichō Matsumoto edito da Adelphi.
“Il treno dei bambini” di Viola Ardone edito da Einaudi.
“L’angelo di Monaco” di Fabiano Massimi edito da Longanesi.
“Tre piani” di Eshkol Nevo edito da Neri Pozza.

GALLERIA DEL LIBRO – Via Mauro Venegoni 55 – Legnano
Social: Facebook

Grazie mille alla Galleria del Libro per aver voluto partecipare all’iniziativa:

Noi in questo momento viviamo una quotidianità un po’ strana: siamo aperti in quanto edicola, ma la libreria è chiusa dal decreto. Quindi ci troviamo ad avere ancora il contatto quotidiano con il pubblico, ma in modo più rapido e senza quelle belle chiacchierate sui libri che facevamo prima. Non ci siamo arresi, però, e ci siamo organizzati per fare consegne a domicilio ai nostri clienti, in modo da non far mancare a nessuno quella medicina per l’anima che sono i libri! Speriamo di tornare presto alla normalità, che per noi vuol dire soprattutto incontri con gli autori (e queste sì, che mancano immensamente!).

Review Party: Recensione di “Duplice omicidio a Lotrib” di Luca Betti

Quando la cittadina di Lotrib viene sconvolta da un duplice omicidio avvenuto presso l’Università locale, solo una persona può venire a capo dell’intricata vicenda: il giovane investigatore Darden. Devoto al suo lavoro e grande sostenitore dell’integrazione tra umani e altre creature, l’uomo divide le sue giornate tra le indagini di questo nuovo caso e la vita mondana, caratterizzata dall’amicizia con Kirik e Lasor assieme cui fonda la band dei Frenetica Mente.
Quello che potrebbe essere archiviato di primo impatto come un delitto passionale o un furto finito male, desta in Darden delle domande che scavano nel suo profondo e che lo spingono ad oltrepassare l’evidenza e a conoscere maggiormente il passato delle vittime e delle conoscenze che ruotavano loro attorno.
Il clima di tensione verso il ghetto presente a Lotrib influenzerà le indagini?
A cavallo tra giallo e fantasy, Luca Betti è riuscito a realizzare un’opera ben congegnata e davvero scorrevole. Ciò che maggiormente ho apprezzato è stata l’unione dei generi che ha fatto scaturire all’interno della storia una comunità mista, in cui vivono umani e creature fantastiche e che può rappresentare uno specchio con la società reale. Questo perché ormai l’integrazione con i cosiddetti “stranieri” è ormai lampante ovunque, anche se purtroppo non mancano i casi di razzismo, che ancora spesso macchiano le pagine di cronaca e sono oggetto di denunce aperte sui social. 
In tutto questo, Darden è un personaggio assolutamente positivo, che non vede di buon occhio il conflitto tra coloro che si considerano “normali” e le creature quasi costrette in un luogo circoscritto. Vorrebbe collaborazione e pace e trova naturale stringere amicizie, come quella tra lui, Kirik e il nano Lasor, che è uno dei miei personaggi secondari preferiti. 
Pertanto, l’ambientazione è il punto di forza dell’intero libro, ma le indagini del protagonista sono riuscite a intrattenermi e incuriosirmi, perché scoprire il colpevole dei delitti non è affatto semplice, nemmeno per il lettore esterno. Attimi di tensione e di spensieratezza si amalgamano alla perfezione, fino a ricostruire le giornate tipo di un soggetto comune calato all’interno del contesto in cui vive. L’autore è stato capace di equilibrare molto bene ogni aspetto della sua narrazione, offrendo al proprio pubblico una storia davvero godibile, seppur breve nella sua interezza.
Mi sono sorprendentemente affezionata a questo piccolo mondo, tanto da desiderare e sperare di poterci tornare in una prossima opera. Chissà se i progetti di Luca Betti lo ricondurranno a Lotrib prima o poi, per me sarebbe un’immensa gioia che non mancherei di supportare!