Review Party: Recensione di “Voci nella nebbia” di A.E. Pavani

« L’aria parve ondeggiare davanti a loro, aprendosi e riaddensandosi a più riprese, come un gioco, mostrando più chiaramente il profilo dell’isola. Un soffio gelido accarezzò la superficie dell’acqua e risalì il fianco della barca, investendoli sul viso e insinuandosi tra i capelli come lunghe dita invisibili. »
 
Con un’isola misteriosa a sovrastare l’orizzonte, Lisa, Elena, Matteo, Rosa e Maria si buttano all’avventura a bordo della loro barchetta, per esplorarla e soddisfare la propria curiosità. Non possono immaginare che, guardando da più vicino la folta vegetazione, vengono osservati a loro volta da delle fotografie di occhi. Un tassello importante per la vita presente di Lisa, che da detective della Omicidi inglese si trova ad avere a che fare con un terrificante aggressore, di cui non ricorda nulla ma che la sua mente cerca costantemente, nei sogni che lei fa notte dopo notte.

In “Voci nella nebbia” troverete tutto il meglio di un thriller con i fiocchi. L’inquietudine paralizza la lucidità del lettore fin dalla prima pagina e il desiderio di conoscere ogni verità diventa un’ossessione, come quella così strana e particolare che caratterizza le strategie del killer. La Pavani è un’abile tessitrice di trame e colpi di scena, non è proprio possibile prevedere cosa avverrà nel capitolo successivo fino a che non si viene colti dalla sorpresa quando questo si rivela. Il libro è una continua esplorazione di sensazioni vivide e intense che si divertono a prendersi gioco dello spettatore cambiando continuamente.
Un romanzo d’esordio in casa Mondadori che prevede molte conquiste, grazie a una storia che merita di essere letta e una scrittrice nostrana davvero sorprendente.

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