Review Party: Recensione di “La casa degli scandali” di Victoria Fox

« Dicono che non potrai mai innamorarti come la prima volta. Forse è il cuore che cambia forma e non sa più tornare al suo aspetto originario. Forse sono la novità e l’estraneità dell’esperienza a intensificare le vette del sentimento. Oppure, forse, è l’anima che diventa più saggia. Impara che non vale la pena correre rischi. Impara a ferire e, di conseguenza, a proteggersi. »

La recensione di oggi è dedicata a “La casa degli scandali” di Victoria Fox, edito da Newton Compton Editori e da oggi disponibile alla vendita.
Scorrendo lentamente gli occhi tra le pagine, si entra in contatto con Vivien Lockhart, giovane e tormentata attrice, sposa di un medico italiano e padrona di una casa situata in Toscana. La sua storia s’intreccia con quella di Lucy Whittaker, la nuova domestica del Castello Barbarossa, dove Vivien è reclusa da anni. 
Sarà Lucy a fare chiarezza sui misteri legati alla famiglia che serve, scoprendo quanti scheletri e orrori possono esistere rinchiusi tra quelle antiche mura.
L’inquietudine che il libro trasmette è data dalla maestria con cui la scrittrice è riuscita a scrivere la sua storia. Fin da subito si viene immersi in un’atmosfera di gelo e tensione, andare al di là della paura di girare pagina implica l’affondare sempre più nei segreti del castello.
La Hollywood degli anni ’70 s’intreccia alla Londra dei giorni nostri verso la meta italiana, come se non ci fossero alternative, come se fosse impossibile impedire a due cammini di correre paralleli all’infinito.
I personaggi sono avvolti da un velo paranormale che infonde il dubbio nel lettore su cosa sia reale e cosa no, se tutto sia vero o piuttosto frutto della fantasia. Questo è dato anche dall’incipit del sogno, luogo al confine tra verità e finzione. Solo con l’epilogo si può smettere di trattenere il respiro, risvegliarsi dall’incanto della lettura e tornare alla quotidianità.
Ringrazio la casa editrice per questo evento.

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