Review Party: Recensione di “In mare aperto” di Clive Cussler e Justin Scott

« Per quanto reale, la sensazione di essere osservato era del tutto irrazionale. Un’ombra gli passò accanto, rapidissima. Beiderbecke si fece piccolo piccolo, nascondendosi in una nicchia tra due gigantesche nervature d’acciaio. Si appiattì contro il metallo che vibrava, caldissimo al tatto, quasi che le fiamme che alimentavano quel colosso di nave ardessero proprio dietro di lui. »

Con il Review Party di oggi vi presento il nuovo libro di Clive Cussler: “In mare aperto”, scritto in collaborazione con Justin Scott ed edito in Italia da Longanesi. Da oggi, potete acquistare il libro su Amazon, negli store online e in tutte le librerie.
Di seguito vi lascio l’elenco dei blog con cui ho collaborato:
Transatlantico britannico Mauretania, 1910. Il detective Isaac Bell conosce e trae in salvo due scienziati, Franz e Clyde intenti a proteggere dalla nemica Germania una misteriosa invenzione, mentre uno dei due aggressori si lancia senza esitazione in mare aperto, apparentemente scomparendo nel nulla. La paura, però, lascia temporaneamente posto all’amore: il matrimonio tra Isaac e Marion porta gioia e spensieratezza sulla nave, come ad esorcizzare l’inquietudine della lontananza dalla terra ferma.
Eppure, la curiosità per quella strana scoperta e per la scomparsa di un uomo nell’oceano non darà tregua a Bell, che comincerà ad indagare fino a scoprire che anche uno dei due scienziati, all’improvviso, sparisce nel nulla. Può davvero il mare inghiottire in sé qualsiasi cosa?
Non ho potuto fare a meno di rimanere impressionata da questa storia fin dalla prima pagina. La scrittura dei due autori è coinvolgente e scorrevole ed è inevitabile provare una costante tensione nel corso di tutta la storia. Anche se l’ambientazione è temporalmente lontana da noi, il peso storico non si fa sentire per nulla: capita spesso di imbattersi in thriller collocati in un’altra epoca che risultano prolissi e lenti. Con Cussler non c’è timore di perdersi nel tempo, ma piuttosto di rimanerne tanto rapiti da non volersene andare. Specie quando c’è la possibilità di imbattersi in personaggi particolarmente noti. Le descrizioni sono dettagliate ma di facile lettura e si amalgamano perfettamente alle scene d’azione che non mancano di sorprendere.
“In mare aperto” è una lettura che consiglierei a tutti, anche a coloro che vorrebbero iniziare a leggere qualcosa del genere ma non sanno come orientarsi. Isaac Bell saprà essere una bussola perfetta nell’oceano sconfinato.

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