Blog Tour: Recensione di “Far Cry Absolution” di Urban Waite

« “A volte sentiamo delle cose”, le raccontò il ragazzo. “Litanie, canti. Sentiamo le voci nel bosco e vediamo i fuochi. Alcuni sono credenti, altri meno. E per loro è più dura. Pensavano di essere accolti in una comunità governata dalla misericordia divina, invece si ritrovano sottomessi a un manipolo di peccatori senza coscienza. La parola del Padre non c’entra niente con Dio. Serve solo a renderli schiavi.” »

Hope County è un paese apparentemente tranquillo. Ma chi si è da tempo insediato, sa che è il Padre ad essere il capo indiscusso del posto: un uomo fuori dal comune, che fondando Eden’s Gate ha creato un culto esclusivo, in cui tutti possono sentirsi una grande famiglia; in cui, tutti i problemi possono essere risolti. Mary May, però, vede in lui il responsabile della morte dei genitori e dell’ossessione che il fratello Drew ha per tutto ciò che quell’uomo dice. Nel tentativo di riportarlo indietro, la donna è costretta a scappare, per sfuggire alle grinfie della famiglia Seed che farà di tutto per portarla nella comunità e “accoglierla” come un degno membro. Per questo, viene assoldato il guardacaccia William Boyd, da anni debitore della setta e pronto ad eseguire gli ordini. Deve molto a Joseph Seed, per avergli alleviato i tormenti dell’animo. Eppure, quando incontrerà Mary, inizierà a mettere di nuovo in discussione tutto, cercando di capire cosa davvero sia giusto fare. Dove lo porterà questa scelta?

“Far Cry Absolution” si focalizza su due punti di vista contrapposti, ma che analizzano con precisione la medesima situazione sociale. Mary May combatte contro Eden’s Gate per delle ragioni personali. Non perde di vista i propri obiettivi, nonostante le numerose intimidazioni fatele. Questo è ciò su cui si basa il culto: la paura. Ed è così che William Boyd è stato intrappolato, con la convinzione che solo così potesse redimersi dagli errori del passato.

Per questo il libro, prima ancora di essere considerato il prequel di un videogioco, narra la drammatica storia di una forte debolezza interiore, quella che disorienta e fa cadere chi soffre in una spirale da cui apparentemente non ci si può rialzare. Nella scarsa lucidità, esistono persone spietate, che afferrano i sentimenti degli altri e ci giocano, abbindolando e sottomettendo al proprio volere. Entrare a far parte di una setta è una salvezza fasulla, che si trasforma presto in condanna e, quando ci si rende conto di questo, è ormai tardi. Mary May rappresenta la forza per poterne uscire, ma solo al fianco di Will, che ha imparato a conoscere il culto, può davvero vincere.
Urban Waite è riuscito a creare una storia d’azione adrenalinica, senza però far passare in secondo piano i sentimenti: sono loro il vero moto della vicenda.

Non è obbligatorio leggere il libro prima di giocare a Far Cry 5, ma di certo gli appassionati non possono perdersi questa chicca, che è in grado di catapultare con facilità nella giusta atmosfera. Viene naturale volerne sapere di più, tornare in Montana e seguire ancora una volta le vicende che legano tutti i personaggi.
L’occasione perfetta anche per approcciarsi per la prima volta a questa saga videoludica, che ancora dopo anni sa come farsi apprezzare.

Blog Tour: “Far Cry Absolution” di Urban Waite – Seconda Tappa: Personaggi

Sono lieta di presentarvi la seconda tappa del blog tour dedicato a “Far Cry Absolution” di Urban Waite, primo libro dedicato alla nota serie di videogiochi e prequel di Far Cry 5.
TAPPE:
Alcuni personaggi descritti sono ricorrenti anche nel videogioco di prossima uscita.
PROTAGONISTI.
MARY MAY:

Quell’autunno Mary May avrebbe compiuto trent’anni e, all’improvviso, aveva perso praticamente tutto ciò che amava. Le restavano soltanto il bar e la rabbia che le stava montando dentro. «Drew è  ancora lassù», si decise a dire. «E io andrò da lui, se non  altro per informarlo del a morte di papà. Ecco di cosa stiamo parlando.» Si alzò. Indossava una T-shirt e un paio di jeans, i capelli castani, lunghi fino alle spalle, raccolti in una coda. 
Una donna forte e determinata. Possiede un bar ad Hope County e combatte contro l’influenza che ha la famiglia Seed sulla comunità. Il culto creato dai Seed le ha portato via l’intera famiglia, non riuscirà mai a vedere di buon occhio le loro intenzioni. Ora è solo uno il suo obiettivo: riportare a casa il fratello Drew. Riuscirà a fare chiarezza sulla morte di suo padre?
WILLIAM BOYD:
Indossava un vecchio cappello a tesa larga macchiato di sudore e, sotto la barba, la mascella squadrata ancora non mostrava segni di cedimento, come pure i muscoli, tenuti in allenamento dalle marce quotidiane su e giù da una collina all’altra.

Guardacaccia al servizio dei Seed. Will ha un passato tormentato e drammatico; per trovare un po’ di sollievo si affida alle cure della setta, credendo che solo così potrà espiare i propri peccati. L’uomo viene messo sulle traccie di Mary May, per riportarla alla comunità e purificarla. Il loro incontro metterà in discussione le sue convinzioni.
ANTAGONISTI.
JOHN SEED:
Tra loro, armato di un grosso revolver, c’era John Seed, il fratello minore del Padre, molto simile a lui, anche se dotato di un fisico meno imponente. Entrambi erano barbuti e tatuati, con lo stesso sguardo penetrante che sembrava perforare il buio come quello di un predatore notturno.

John è il braccio destro del Padre, non solo in quanto fratello, ma anche come diplomatico di Eden’s Gate. Subdolo e scaltro, farebbe qualsiasi cosa per avere tutto sotto controllo. L’intimidazione è tra le sue armi preferite, ma non disdegna la propria pistola, sempre appesa alla cinta.
Joseph Seed, IL PADRE:
Siamo sull’orlo dell’abisso. Davanti a noi c’è l’apocalisse. L’umanità è diventata insensibile alla macchina del dolore che lei stessa ha creato, ma noi  non possiamo. Noi e soltanto noi siamo stati scelti per sopravvivere alla catastrofe e ricostruire il mondo. Noi, i pochi eletti, siamo gli angeli destinati a tornare nel giardino terrestre. Siamo una famiglia. Io sono il Padre e voi siete i figli. E insieme marceremo verso l’Eden.

Colui che ha fondato Eden’s Gate. Crudele e dalle palesi manie di grandezza, è riuscito ad insinuare il dubbio e la paura nell’intera cittadinanza, utilizzando la dialettica e la violenza, come il migliore dei dittatori. 
Non perdetevi tutte le altre tappe del Tour e rimanete sintonizzati per le recensioni!