Recensione: “La farina del diavolo: il ponte maledetto” di Stefano Nocentini

« Ma l’opera d’arte è sterile se non v’è un fruitore in grado di capirla e di goderne: perciò il Creatore aveva creato anche l’Uomo, dotandolo della capacità di comprendere la sua opera, di ammirarla, e di lodarne il sommo Artefice. Ecco dunque la soluzione del problema etico: la via del Bene è la conoscenza, cioè la comprensione del mondo; la via del Male è l’ignoranza, cioè lo sguardo rivolto al contingente, il dominio di Satana. »


Prestate attenzione a quanto vien detto: l’antico monastero del Sudtirolo nasconde tra le proprie mura una prestigiosa biblioteca. È qui che l’appassionato di storia Stefano Nocentini entra in possesso del curioso manoscritto di Stefanardo da Vimercate, in cui i personaggi si mostrano al lettore come in uno spettacolo teatrale.

Facciamo la conoscenza del Granduca di Castiglion Che Dio Sol Sa, che chiede udienza all’architetto Mastro Oliviero dell’Armentara per proporgli un interessante progetto: la costruzione di un ponte granducale sul Rio Burrone per unire le due metà del proprio feudo. Un’impresa fino a quel momento impossibile da realizzare, per le scarse conoscenze e capacità tecniche del tempo. Tormentato dal compito ingrato, Mastro Oliviero riceve la visita del diavolo tentatore, che gli propone un accordo: farà in modo che l’uomo abbia successo in cambio dell’anima innocente della prima persona che attraverserà il ponte a fine costruzione. Oliviero sa che non può resistere al tentatore quando questo inizia a parlare: accetta e parte con i lavori.
L’intreccio dei personaggi presentati è fondamentale per la riuscita della storia. Ognuno ha il proprio scopo e inconsapevolmente contribuisce al diabolico piano di Satana.

Stefano Nocentini è stato in grado di scrivere questa storia utilizzando un gergo e una ritmica che ricordano i testi antichi, non senza inserire termini ed elementi del mondo contemporaneo: una piacevole sorpresa che mi ha più volte strappato un sorriso. Questo connubio, ha reso “La farina del diavolo: il ponte maledetto” un libro sospeso nel tempo.
Una lettura non da tutti, ma che diverte e soddisfa chi si appresta a leggerla.

Ringrazio la gentile casa editrice per questo gradito omaggio.

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