Recensione: “Le professoresse meccaniche e altre storie di scuola” di Alfonso Lentini

Una guerra che dura da secoli ha devastato il mondo per come lo conosciamo adesso. Per far fronte alla carenza d’istruzione, vengono assemblate delle insegnanti meccaniche che possano formare i giovani e impedire l’estinzione definitiva della cultura presente e passata.

Questa è la premessa della storia principale che compone il nuovo libro di Alfonso Lentini, un’opera che racchiude a sé una serie di racconti immaginari ma tragicamente realistici. La realtà che l’autore crea è caratterizzata da un’ambientazione distopica e alla deriva, in cui i protagonisti tentano di sopravvivere attaccandosi ai propri ricordi e compiendo azioni moralmente discutibili ma al tempo stesso giustificabili, perché frutto di situazioni dove non c’è altra scelta se non reagire in un determinato modo.

Nella sua brevità, l’opera offre degli intensi spunti di riflessione, ispirati soprattutto dall’atmosfera surreale e dallo stile di scrittura dell’autore, che sconfina nel grottesco e colpisce al momento giusto il lettore. Lentini sembra quasi camaleontico nel processo di lavorazione, perché in grado di adattare termini e linguaggio a seconda di chi è protagonista nei racconti. Il libro inoltre si concentra con insistenza sulla tematica del sistema scolastico e sulla sua evoluzione in base all’ambiente in cui è calato e in rapporto alla cultura specifica del luogo di appartenenza.

Consiglio la lettura a chi vuole approcciarsi al genere della distopia attraverso delle brevi ma incisive storie anziché un’opera più corposa e complessa.

Recensione: “Alice.exe” di Giulia Funiciello

Alice è una grande appassionata di scherma e videogiochi. Un giorno, inspiegabilmente, finisce all’interno del mondo del suo gioco preferito: SuperMario. La meraviglia di poter parlare con i personaggi che l’hanno sempre divertita va a braccetto con i pericoli che dovrà affrontare da quel momento in avanti e con le difficoltà di far convivere realtà e finzione senza arrivare a confonderle.

Scritto da una giovanissima ragazza sedicenne, “Alice.exe” si presenta come una storia paragonabile alle fan fiction, tributo a uno dei videogiochi più noti al mondo. In perfetto stile “Alice nel paese delle meraviglie”, la protagonista sbuca in una dimensione parallela e fantastica rispecchiando i desideri di qualsiasi fan: poter incontrare davvero i personaggi del proprio gioco preferito. Come tutti gli adolescenti e i pre-adolescenti, anche lei affronta i grandi cambiamenti dati dalla crescita personale, superando quel confine invisibile che separa l’età dei giochi da quella delle prime novità della vita. E lo fa accompagnata dai suoi amici virtuali, che sanno incoraggiarla al momento opportuno e aiutarla a vincere le proprie paure.

Il libro è breve, scorrevole e con una storia tutto sommato allegra e divertente. Lo stile di scrittura è davvero semplice e a tratti acerbo, si capisce subito che è l’esordio di una persona ancora alle prime armi, che può sì vantare già di una pubblicazione ma che ha ancora bisogno di tempo e studio se vuole intraprendere questa carriera. “Alice.exe” ha una storia perfettamente adatta a un pubblico giovane e che può stimolare la voglia di leggere, essendo un libro fantasioso che sa intrattenere con piacere nel corso di una giornata.