Review Party: Recensione di “I lupi dorati” di Roshani Chokshi

Con uno stile scorrevole e una trama notevolmente originale, Roshani Chokshi trasporta il lettore nella Francia di fine 1800, diversa da come la conosciamo perché pregna di magia, simile per ciò che sta accadendo storicamente in quel momento.

Con il progresso industriale e l’avvio dell’Esposizione Universale, facciamo la conoscenza degli scapestrati protagonisti del romanzo. Un gruppo eterogeneo e che lascia il segno, una squadra improbabile ma al contempo vincente. Séverin, Enrique, Zofia e Laila, alle prese con la rapina del secolo attraverso i segreti più oscuri di Parigi.

La trama ha dei colpi di scena che rivitalizzano al meglio i capitoli. Tra le pagine non solo ci si diverte ma si vive la costante tensione data da una missione senza precedenti, affidata (per modo di dire) dall’Ordine di Babele a Sevérin.

L’autrice unisce alla perfezione reale e fantastico, mantenendo la stessa cura sia per l’ambientazione che per l’aspetto storico, riadattato in modo coerente. I protagonisti dovranno, come mai prima, mettersi in gioco e rischiare il tutto e per tutto per il bene del gruppo, prima che di loro stessi.

Il molteplice punto di vista ci da modo di conoscere ogni sfaccettatura di tutti loro, apprezzandone sia i pregi che i difetti. I legami che s’instaurano sono talvolta prevedibili e altre meno, ma in generale è bello vederne l’evoluzione.

Sono certa che buona parte dei lettori verrà conquistata da questo romanzo, di cui attendo trepidante il seguito!

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