Recensione: “Non ridere della vita sessuale degli altri” di Nao-cola Yamazaki

Nao-Cola Yamazaki è un’autentica perla. Poterla conoscere, finalmente, è un grande privilegio. Con delicatezza e gentilezza, viene affrontata tra queste pagine una relazione che potremmo considerare un tabù, quella tra il giovane studente Isogai e l’insegnante Yuri, di venti anni più grande.

Si rimane folgorati da ciò che avviene tra le pagine e non si riesce a staccarsi dal libro senza prima averlo finito. Anche se è tardi, anche se il sonno incombe, anche se gli impegni del giorno gravano. Yamazaki diventa una fonte d’ispirazione, la cui fantasia spinge a volere realizzare qualcosa di altrettanto bello e significativo.

Quella tra i protagonisti non è una storia semplice, come si presume fin dall’inizio, ma la si segue con piacere e forza di volontà, per capire quale messaggio vuole trasmettere all’esterno. Non vengono prese posizioni, ma al contempo il coinvolgimento emotivo è inevitabile.

Possono essere intuibili i problemi che i due devono affrontare, ma di certo il libro non ha uno sviluppo scontato. “Non ridere della vita sessuale degli altri” risveglia dei sentimenti sopiti, portando il lettore a valutare con uno sguardo diverso le differenti situazioni del passato, presente e futuro. Una lettura che rende migliori e risulta all’istante indimenticabile.

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