Review Party: Recensione di “Profumo di timo” di Rosamunde Pilcher

Quando Victoria conosce il drammaturgo Oliver ha solo diciotto anni. Innamorata dell’idea dell’amore, si butta a capofitto in una storia che non può avere futuro. Anni dopo il tracollo, Oliver bussa di nuovo alla sua porta, rievocando emozioni mai sopite a cui forse è giunto il momento di dare una nuova possibilità.

Ciò che riesce a tenere incollati alle pagine, è la capacità di Rosamunde Pilcher di caratterizzare al meglio i personaggi dei suoi romanzi. L’ambientazione scozzese risalta forte tra le pagine e affascina con i suoi suggestivi paesaggi e profumi, facendo brillare ancor di più la curiosità in chi quel posto ancora non ha potuto visitarlo.

“Profumo di timo” è una storia non solo romantica, ma anche piena di quei dubbi esistenziali che caratterizzano la fiamma di un amore bruscamente cessato. È proprio il caso di Victoria, che mai si sarebbe aspettata di ritrovarsi di fronte non solo un suo vecchio incontro, ma con il frutto di un’altra relazione finita con la morte della consorte. Presa dai sentimenti decide di lasciare tutto e iniziare una vita con loro, accettando di buon grado la presenza di un figlio non suo.

Si intuisce subito quanto la donna sia innocente e a tratti ingenua, come se avesse sempre vissuto sotto una campana di vetro e non conoscesse davvero il mondo, da cui si aspetta che le presenti l’occasione della vita. Non potrebbe essere più agli antipodi rispetto a Oliver Dobbs, un uomo che ha sempre vissuto per il suo tornaconto, mentendo per raggiungere i propri scopi e facendo suoi stratagemmi beceri senza alcuna vergogna. Eppure qualcosa li lega, anche dopo anni, nonostante il dolore che il loro stare insieme ha provocato.

Questo è un romanzo sicuramente figlio del suo tempo. Una storia romantica dove però i personaggi non hanno un proprio spirito di autoconservazione stona rispetto a tutto ciò che è stato di buono raggiunto nella cultura generale e che arriva a condannare, in un certo senso, determinate situazioni una volta reputate romantiche.

“Profumo di timo” convince per la sua leggerezza e scorrevolezza. Soprassedendo sul suo essere datato, può regalare delle ore di spensieratezza, accompagnate dalla meravigliosa Cornovaglia e da una storia d’amore che intrattiene per il suo sviluppo non scontato.

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