Recensione: “Biografia di un vampiro: La rinascita” di Dana Porter

Quando tutto sembra chiaro, giunge un tassello che rimescola ancora una volta le carte. La storia di Cedric Howard annuncia il suo ultimo capitolo, ma senza risparmiare quei colpi di scena che la renderanno ancora più memorabile.

Quando, grazie a Dana Porter, ho potuto mettere le grinfie sulla copia in anteprima di questo libro, non ho potuto fare a meno di fiondarmici, preda di una forte curiosità e di alte aspettative per tutto ciò che fino a questo momento mi ha conquistato. “Biografia di un vampiro” giunge a conclusione in un arco temporale di lettura così breve da essere volato e di cui rimangono solo le sensazioni sulla pelle per la degna conclusione.

I personaggi raggiungono il culmine della loro evoluzione, arrivando a una vera e propria rinascita, cui il lettore assiste con terrore e commozione. Terrore, perché prevedere i destini è impossibile. Commozione, perché la loro nuova consapevolezza è una conquista anche per chi segue esternamente la vicenda, a prescindere dalla piega che gli eventi piegano.

Le pagine scorrono frenetiche, la storia galoppa senza sosta, tutti i pezzi della scacchiera sono al loro posto, ogni incastro è pronto per l’ultima fase d’assestamento. È difficile mantenere un ritmo narrativo del genere, soprattutto per la tipologia di testo scelta, eppure l’autrice si dimostra ancora una volta padrona di tutto, portando nuovamente a un crescendo che sfocia nell’epilogo.

Mi mancheranno Cedric ed Edward, meravigliosi compagni letterari. Conoscerli è stato un vero privilegio e non posso che esortare chiunque a dare loro una possibilità. Vi innamorerete della loro metamorfosi e accoglierete con gioia la rispettiva rinascita.

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