Blog Tour: “Il Tredicesimo Segno. Eredità di Tenebra e Stelle” di Laura Baldo – Recensione

Quali misteri e tragici eventi possono portare alla nascita di un territorio in pace e unificato sotto precise e concordate leggi? Asteria è nato dal sangue e dal sacrificio, con la definizione di dodici regni e altrettante razze che ancora sentono riecheggiare minaccioso il ricordo di Shaitan, il Dio Oscuro che ha tentato di portare tutto nell’oblio.

Quando l’amore e la certezza di una famiglia svaniscono sotto il peso della bugia, il giovane Sheratan avrà con sé solo la presenza di Ahriman, il fratello gemello conosciuto in sogno e intenzionato a riportare tra i vivi proprio il malvagio Shaitan. Sarà allora che il ragazzo dovrà portare alla memoria le antiche leggende, quelle che narrano dei paladini che salvarono Asteria dall’oscurità e che racchiudono in sé le informazioni per proteggerlo ancora una volta.

Laura Baldo non è nuova tra queste pagine digitali, eppure con “Eredità di Tenebra e Stelle” ha saputo sorprendermi oltre le aspettative, perché leggere il suo romanzo fantasy è stata un’esperienza unica e completamente diversa rispetto alla precedente pubblicazione: egualmente letture positive, ma per motivazioni completamente differenti.

Questa è un’autrice che va assolutamente tenuta d’occhio per la sua capacità di essere versatile e adattare i generi trattati alla sua immaginazione. Il primo volume dedicato alla quadrilogia di Il Tredicesimo Segno racchiude in sé gli elementi tipici dell’epic fantasy a cui viene data un’incisiva rispolverata, fornendo alla narrazione una freschezza carica di novità e desiderosa di fornire al lettore quel guizzo in più per farsi ricordare.

L’occhio della fantasia viene subito colpito dal rigoglioso mondo che si trova a osservare, una realtà ricca di dettagli, elemento che ingolosisce chiunque cerchi la libera esplorazione, preziosa accompagnatrice della trama orizzontale. Non m’intimorisco di fronte alla complessità di luoghi esistenti solo nella mente, piuttosto li amo per il loro tentativo di avvicinarsi al reale, cercando di sfondare una barriera invisibile che li porterebbe dalla carta stampata al terreno che noi calpestiamo.

La Baldo si prende tutto il tempo per spiegare come funzionano qui le cose, senza che i dettagli risultino superflui: anzi, se ne desidera sempre di più. A questo si accompagna una trama avvincente, piena di azione e colpi di scena che portano chi legge su una giostra emotiva incontrollabile. Nonostante sia un primo volume, gli eventi si susseguono come se già ci si trovasse nel cuore dell’intera saga, tanto da far sorgere spontanea la domanda su cosa l’autrice riuscirà a inventarsi successivamente.

Il futuro ignoto si teme sia sul breve che lungo periodo: prevedere gli eventi che Sheratan dovrà affrontare è impossibile, nonostante ancora una volta si seguano i canoni tipici del viaggio dell’eroe. Ho amato conoscere il protagonista, empatizzare con lui e crescere al passo delle nuove nozioni acquisite. Il legame con Ahriman ha origini che si perdono nei meandri del tempo, fino a raggiungere le radici della terra stessa, fino a scoprire antiche gesta che hanno reso il presente prospero.

Dopo quasi due anni sono stata felice di trovare nello stile di Laura Baldo una maturità che non mi aspettavo: il salto di qualità è stato notevole, segno che lei non abbia smesso d’impegnarsi, per raggiungere un livello ancora più alto. Una nota di orgoglio, per un’autrice italiana che affronta un tipo di storie difficile da gestire con tutte le carte in regola per essere sempre più apprezzata.

Sono estasiata dalla presa che “Il Tredicesimo Segno” ha avuto su di me e non vedo l’ora di poter tornare in questo bellissimo mondo fatto di luci e ombre, certa che il mio cuore continuerà a battere forte non appena il secondo volume avrà inizio.

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