Review Party: Recensione di “Truthwitch” di Susan Dennard

Chiunque conosca la stregoneria sa che nel mondo esistono tante tipologie di incantesimi che possono essere praticati. Lo sanno bene le giovani Iseult e Safiya, rispettivamente Strega dei fili e della Verità, opposte tra loro ma entrambe desiderose di vivere libere e poter viaggiare.

 Ma la tregua nel Regno sta per finire e ben presto le Lande Stregate piomberanno di nuovo in una guerra drammatica, fatta di schieramenti d’intenti e di poteri. Quando il principe Merik vende ai nemici la Strega della Verità per un proprio tornaconto, la fuga diventa più che mai vitale, per fare in modo che il potere raro di Safi non cada nelle grinfie dello Stregone del Sangue.

Con “Truthwitch” diamo il benvenuto in Italia a Susan Donnerd, che si annuncia con una saga fantasy dedicata alla stregoneria. Era da tempo che non leggevo un libro come questo è devo dire di essere rimasta soddisfatta e soprattutto incuriosita dallo sviluppo futuro della storia.

Al contrario di tante persone, amo quando le ambientazioni sono ricche di particolari e che i personaggi siano tanti e diversi: è un aspetto che rischia di appesantire la narrazione, soprattutto per chi non è abituato a romanzi di questo tipo, ma è qualcosa di unico e meraviglioso, che sono sempre propensa a premiare.

Dopo lo scoglio della lunga introduzione, comunque, non si può fare a meno di rimanere incollati alle pagine del romanzo, che scorrono frenetiche quasi con urgenza, per inseguire la sequela di eventi che le protagoniste devono affrontare. Non manca il romanticismo, anche se al momento fortunatamente rimane solo accennato. Per mio gusto personale rimarrei su questo livello, ma penso proprio che successivamente verrà sempre più approfondito questo aspetto.

Si rimane colpiti da come la trama sia basilare e semplice ma si evolve con logica, riuscendo al contempo a sorprendere, fino al cliffhanger finale che non può fare altro che elettrizzare il lettore e incuriosirlo sul seguito.

Un inizio di saga notevole a cui continuerò a dare una possibilità, per questo non consigliarlo sarebbe davvero impossibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *