Review Party: Recensione di “La regola d’oro” di Amanda Craig

Hannah ha sempre saputo in cuor suo di avere dei sogni personali, nonostante la vita sia stata così complicata da obbligarla ad accantonarli. Ora che sembra che le porte per un futuro migliore si siano aperte per lei, fa un incontro unico e sensazionale, quello con Jinni che ha avuto una vita altrettanto difficile. In un lampo, l’una si prende carico dei problemi dell’altra per veder sparire coloro che le hanno rovinate come donne. Ma è davvero tutto così semplice?

Con semplicità e cura per il dettaglio, Amanda Craig intesse una storia thriller di notevole qualità, un romanzo che si fa amare per le tematiche trattate e per i dibatti che da queste possono scaturire. Nulla è come sembra e il lettore se ne rende sempre più conto, seguendo Hannah in una vicenda insolita che le cambierà la vita. Ma in che modo?

L’autrice gioca con la psicologia dei suoi personaggi, stilandone un profilo attendibile e realistico. Chi legge rimane intrigato dall’intreccio architettato e da una storia davvero originale. Si rimane senza fiato e rapiti dal ritmo serrato dei capitoli, soddisfatti dallo sviluppo e dal finale cui si assiste.

Ho amato alla follia i riferimenti alla passione dei libri e dei videogiochi, che si intersecano inaspettatamente riscaldando il cuore. Sono entrambi strumenti che permettono ugualmente a una persona di scappare per qualche ora in un mondo che non ci appartiene, in vite che non ci appartengono ed è questa la loro forza più pura e importante.

Sono molto curiosa di leggere altri romanzi di Amanda Craig, un’autrice che ha saputo conquistarmi subito grazie a una storia assolutamente godibile e per i riferimenti alla cultura generale la cui importanza è vitale e di cui bisogna assolutamente parlare ogni giorno.

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