Recensione: “La figlia di Mr. Bennet” di Timothy Underwood

Quando Mrs. Bennet decide di partire con la piccola Jane e cominciare una nuova vita, per Mr. Bennet non rimane che una sola occupazione da svolgere: dedicarsi alla neonata Elizabeth, la figlia che diverrà ben presto la sua prediletta. Cresciuta quindi senza una madre, la ragazza potrà contare solo sul papà, soprattutto quando arriverà il momento di affrontare i salotti, i balli e infine Mr. Darcy.

Ancora più complesso sarà gestire il ritorno di sua mamma dopo vent’anni di assenza, cercando di creare un rapporto bruciato fin dai suoi primi passi nel mondo.

Timothy Underwood è un autore assolutamente sorprendente. Ancora una volta, grazie alla meravigliosa casa editrice Vintage Editore, posso tornare nell’ambientazione dell’amato “Orgoglio e pregiudizio” sotto punti di vista sempre differenti, lasciandomi colpire e conquistare dalle rivisitazioni ogni volta originali.

Elizabeth è uno dei personaggi più importanti della bibliografia di Jane Austen, di conseguenza realizzare qualcosa di apprezzabile non è affatto facile. Eppure, Underwood ci riesce a pieni voti, con uno stile di scrittura calamitante che tiene incollati alle pagine. Ci troviamo in una realtà parallela in cui ciò che abbiamo conosciuto nel classico è stato quasi del tutto stravolto, offrendo però una lettura interessante e appagante, che incuriosisce a ogni capitolo.

L’amore è sempre al centro della storia, ma a essere il fulcro non è più quello di coppia bensì quello di una famiglia divisa dagli eventi passati. Mr. Bennet ha dovuto superare il tradimento e la separazione da sua moglie, riuscendo col tempo a rifarsi una vita sentimentale. Elizabeth di conseguenza ha sempre vissuto in un ambiente privo della mamma biologica e questo le metterà non poco disagio, soprattutto in società. Questi sono solo un paio di elementi nuovi che troverete nel libro, per il resto è divertente scoprire cosa l’autore ha in serbo per i lettori.

Se da questa premessa sembrerebbe tutto stravolto, posso assicurare che i capisaldi di ogni singolo personaggio non vengono alterati dall’originale, lasciandoli così facilmente riconoscibili. “La figlia di Mr. Bennet” è un romanzo assolutamente consigliato per rivivere le emozioni provate con la Austen, aggiungendo il pepe della novità dato da Timothy Underwood.

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