Review Party: Recensione di “Il cielo stellato fa le fusa” di Chiara Francini

Che cosa può succedere se, d’un tratto, ci si trova chiusi in un luogo in completo isolamento e in compagnia di altri perfetti sconosciuti?

Lo scopriranno i personaggi di questa incredibile avventura fiorentina, ambientata presso Villa Peyron al Bosco di Fontelucente, che si troveranno a intrattenersi raccontandosi a vicenda delle storie incredibili e fantasiose.

Il tutto attraverso gli occhi vispi di un adorabile e altezzoso gatto.

Con il suo inconfondibile tono ironico, Chiara Francini torna in libreria con una storia che richiama le favole della buonanotte, a tratti bizzarre e a tratti profonde, un mix di animi che si aprono al lettore incuriosito con lo scopo di impartire, senza pretese, grandi lezioni di vita.

Un Boccaccio contemporaneo dalla lingua tagliente ma con lo scopo di divertire, Francini intrattiene grazie a uno stile di scrittura semplice e scorrevole, che si amalgama perfettamente con il tono leggero dell’opera, perfetto per un periodo pesante come questo.

La spensieratezza che si respira va a braccetto con l’introspezione delle storie raccontate, che lasciano tracce indelebili, per la cura con cui sono state scritte e i messaggi che ognuna riesce a far passare parola dopo parola.

A cavallo tra classico e moderno, “Il cielo stellato fa le fusa” è un sorprendente e inaspettato regalo, che scalda il cuore, intrattiene piacevolmente e lascia dentro forti emozioni anche dopo la sua conclusione, rivelandosi un romanzo valido e meritevole di essere letto da più persone possibili.

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