Review Party: Recensione di “Il sentiero delle lucciole” di Jane Rose Caruso

Melanie Sofie Spencer ha un lavoro soddisfacente come psicologa, ma una vita personale che trema per delle fondamenta troppo fragili. Costretta a tornare nella casa d’infanzia dopo la morte del padre, la donna deve ora rivivere i ricordi del suo passato, dal rapporto conflittuale con i genitori alla dura vita scolastica e adolescenziale.

Conerville sembra per lei una condanna, fino a quando non fa capolino Johnny, il suo migliore amico da bambina, pronto a sostenerla ancora una volta su un sentiero che possa portarla dalle tenebre alla luce.

Un racconto intimo e dolce è scaturito dalla penna instancabile di Jane Rose Caruso, che con uno stile incantevole e riconoscibile sa catturare l’attenzione del lettore come una ninna nanna, che culla verso storie in grado di colpire e far innamorare.

Melanie è di sé stessa una medaglia con la doppia faccia, in grado di comprendere i tormenti degli altri senza però riuscire a curare i propri. Ogni certezza della sua giovinezza viene meno man mano che il tempo passa, spazzata via dal vento, crollando come un castello di carte. Chi non la fa davvero cedere a terra è il fratello Malcom, che è stato anche un genitore per lei, dotato di una forza che la donna ha sempre ammirato.

Alla ricerca di uno spiraglio d’uscita, Melanie si fa guidare dalle lucciole simbolo del paese, fino all’incontro con l’amico Johnny, un lampo di luce nel tunnel delle difficoltà interiori, che le rivelerà grandi sorprese per il futuro a venire.

Conerville ha subito un ascendente positivo sul lettore, che rimane inebriato dall’aria pulita e i profumi di casa, come il sapone di Marsiglia e il gusto rassicurane di marmellata e burro su una fetta di pane appena tostato.

L’autrice riesce a far innamorare il lettore dei piccoli dettagli che ricordano in qualche modo i tempi andati, fatti di innocenza e spensieratezza, come se i problemi fossero lontani e piccoli, in qualche modo sicuramente risolvibili. Tra le sue pagine mi sono sentita libera e tranquilla, come seduta sotto a una veranda di una casa di campagna, con la possibilità di gustarmi una bevanda calda senza pensare a qualcos’altro.

“Il sentiero delle lucciole” è un rifugio per il cuore, in grado di donare positività attraverso una storia di vita in cui tutti si possono ritrovare e da cui tutti possono trarre degli insegnamenti preziosi per vivere meglio il quotidiano.

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