Review Party: Recensione del “Ciclo dell’Impero” di Isaac Asimov

Dopo aver analizzato gli avvenimenti del Ciclo della Fondazione, è ora il momento di parlare del Ciclo dell’Impero, una trilogia scritta da Isaac Asimov e ambientato nello stesso universo dei romanzi della fondazione.

Si ricorda il primo impero galattico come un’entità che ha fatto in modo che i mondi su cui ha sempre comandato potessero vivere al di sotto di un ordine, dato in fasi alterne da carità e tirannia. Cosa è accaduto prima della sua caduta? Dalle origini di Trantor fino alla sua espansione massima, un viaggio nel passato che indaga su come l’Impero sia diventato così grande e memorabile.

Torna tra le mie riletture il grande maestro Asimov, attraverso una trilogia che ancora una volta sa intrattenere e appassionare. Questo è possibile grazie alla capacità dell’autore di creare mondi, personaggi e caratteristiche specifiche a ogni volta originali e stuzzicanti, un modo infallibile per catturare l’attenzione del lettore inglobandolo nella realtà creata.

Punto focale di questo Ciclo è la lotta per la supremazia e la descrizione degli escamotage per raggiungere il potere e i metodi per tenerselo stretto, sia con le buone che con le cattive. Al tempo stesso Asimov non manca di parlare di libertà individuale e collettiva, un desiderio che non può morire, nemmeno soffocato dalla desolazione causata dai più forti. Messaggi che non possono lasciare indifferenti, visto quanto bene si incastrano nella nostra contemporaneità.

Ma Asimov ha sempre avuto un grande pregio: quello di essere al limite di un profeta, descrivendo nella fantasia delle situazioni drammaticamente realistiche.

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