Review Party: “The Good Luck Girls” di Charlotte Nicole Davis

In un mondo in cui la Buona Fortuna è sinonimo di ragazze costrette a prostituirsi in Case preposte, la giovane Clem attende il suo sedicesimo compleanno con impazienza, consapevole che quel giorno segnerà il suo passaggio da semplice domestica a vera e propria intrattenitrice notturna. Non sa ancora quanto drammatica sia la vita delle Ragazze della Sera, di cui la sorella Aster fa già parte e osserva con orrore il tempo che passa e il destino maledetto che marchierà per sempre Clem. Marchiata, come il tatuaggio che le viene inciso sottopelle per definire ciò che diventerà.

Ma quando il Clementine uccide accidentalmente il suo primo cliente, lei e Aster sono costrette ad architettare un piano di fuga, supportate da Violet, Mallow e Tansy, che si uniranno a loro verso la salvezza, quella libertà tanto agognata che mai avrebbero sperato di poter rincorrere.

“The Good Luck Girls” è un romanzo inaspettato, sorprendente e illuminante. Il dramma della prostituzione è affrontato in maniera diretta ma al tempo stesso delicata, come quando viene raccontata una favola della buonanotte. Questo non ha lo scopo di sminuire l’argomento, quanto di analizzarlo sotto un punto di vista diverso, che unisce realtà e fantastico, senza mancare di denunciare quella parte di società, piena di ricchezza tossica e vizi, che permette l’esistenza di persone che sono costrette a vendersi per sopravvivere. Le cinque Ragazze della Buona Fortuna desiderano ardentemente una rivalsa, ma per ottenerla devono affrontare l’ignoto, in una lotta che le porterà anche a scontrarsi con coloro che le vorrebbero sottomesse, “al posto che spetta loro”. Per farsi forza devono andare oltre le apparenze e imparare a fidarsi l’una dell’altra, nonostante gli atteggiamenti passati di svantaggio e prepotenza. L’opera è costernata di simbologia e dettagli sociali che mi hanno fatto amare completamente l’ambientazione, così come le protagoniste, ben definite e con una caratterizzazione tutta loro che sfida gli stereotipi. Ci troviamo di fronte a un mondo oscuro in cui è il livello socio economico di appartenenza a rendere importante o meno un individuo ma in cui si evidenzia il coraggio dei più deboli nel non piegare la testa e di prefiggersi un obiettivo di riconquista della dignità e della fiducia nel prossimo.

Sono rimasta ipnotizzata da ogni aspetto dell’opera e sono felice che questo sia solo il primo di una serie, perché l’amore che provo ora per le Good Luck Girls è così forte da non poterle lasciare andare tanto presto e di cui voglio sapere ogni minimo sviluppo. “Good Luck Girls” è un’opera che merita assolutamente di essere letta per i principi che vuole trasmettere, che valgono nonostante il mondo descritto sia di fantasia e quindi tendenzialmente bistrattato. Un vero e proprio inno alla libertà e alla forza insita in una donna, che può sorprendere chiunque sia intenzionato a tarparle le ali.

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