Review Party: Recensione di “La prima legge” di Joe Abercrombie

« Non è un posto di ricordi felici. Combattere di nuovo i Gurkish, dopo quello che mi è costato. Sradicare la slealtà in una città in cui non ci si può fidare di nessuno, soprattutto di quelli mandati ad aiutarmi. Lottare contro il calore e la polvere, per un’impresa ingrata che quasi di certo si risolverà in un fallimento. E il fallimento, molto probabilmente, significherà la morte. »
 
I Regni dell’Unione stanno collassando sempre più su loro stessi; le guerre che scaturiscono dal malcontento non giovano certo alla situazione. L’Inquisitore Sand dan Glokta, amante del sangue e del potere, farà di tutto per riconquistare l’antico prestigio dato dalla sua carica. Qui si aggiunge la vicenda del guerriero venuto dal Nord, Logen Novedita il Sanguinario, che ha lasciato le sue terre in compagnia di altri avventurieri e che dovrà lottare in continuazione per avere salva la vita. L’incontro con il Mago Bayaz sarà per lui una svolta imprevista, soprattutto quando scoprirà in quale missione vitale si è ritrovato coinvolto.
Quale destino attende il Mondo Circolare?

La strada verso l’inferno è lastricata di buone intenzioni. Ma quello che ne consegue è l’improvviso declino in un mondo malvagio che diventa sempre peggiore man mano che ci si affonda dentro. Un mondo marcio, popolato da creature di ogni genere, unite solo dalla corruzione, dall’opportunismo e dal desiderio di continue battaglie.
La speranza non sembra esistere, eppure nel corso della trilogia, l’autore lascia dei piccoli spiragli di luce sul cammino, alla ricerca dell’ottimismo che potrebbe migliorare il mondo creato da lui stesso.
Se non conoscete il grimdark fantasy, la bibliografia di Joe Abercrombie è il punto di partenza migliore da cui partire. Questo perché stiamo parlando di un autore che reinventa i cliché del genere, allontanandosi dagli stessi e creando delle trame crude, intense e piene di adrenalina. Il contesto dei suoi libri è paragonabile ad un medioevo caotico, la cui terra è costantemente scossa dalle faide tra i regni. Tutto questo viene esplicitato soprattutto attraverso lo stile pungente dell’autore, che con un linguaggio scurrile e volgare non si fa problemi a scendere in descrizioni turpi. Le scene di guerra, per esempio, sono scritte così accuratamente da sembrare apparire sullo schermo di una televisione, grazie anche ai personaggi d’impatto e dinamici durante tutto il corso della storia.
Le lame insanguinate si contendono il fascino del lettore con l’elemento magico, la Nobile Arte proveniente dall’Aldilà, per cui i Maghi vanno alla continua ricerca della conoscenza del proprio mondo, per poterlo poi sanare quanto più possibile, ma seguendo senza eccezioni l’unica Prima Legge: vietato il contatto con gli spiriti.
Mondadori, grazie a questa Titan Edition, ripropone dopo anni una delle trilogie più importanti della bibliografia di Joe Abercrombie, che viene allargata e approfondita attraverso altri racconti e storie separate che rendono questo fantastico mondo ancora più complesso e in evoluzione.
Non è una storia consigliabile a tutti, ma se amate ciò che vi fa arrovellare lo stomaco, Joe Abercombie è l’autore che fa per voi. Per quanto mi riguarda, questo + ciò che cerco in una storia: la botta spietata che colpisce, provocando dolore per quanto sia dannatamente vera.

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