Blog Tour: “Sei di Corvi” di Leigh Bardugo – Tappa Undici: Differenze di traduzione

Chi la conosceva già ha sofferto una lunga attesa, chi ancora non sa nulla può finalmente godere di qualcosa di meritevole.
Una cosa è certa: il Grishaverse di Leigh Bardugo è finalmente tornato in Italia grazie alla casa editrice Mondadori! Ci troviamo di fronte alla duologia di “Sei di Corvi”, la seconda saga ambientata in questo oscuro e pittoresco mondo che, se possibile, batte in qualità perfino la prima trilogia, iniziata con “Tenebre e Ghiaccio”. Ma non voglio svelare troppo, quanto parlare brevemente della traduzione italiana.

Il livello di lingua per quanto concerne la versione inglese è dai più considerato medio-alto, per quanto piacevole e assolutamente scorrevole. La traduzione italiana è pertanto una grossa fortuna per tutti coloro che non hanno la possibilità di recuperare l’opera in originale e posso assicurarvi che non è affatto da meno. Anche in questo caso, grazie al minuzioso impegno di Fabio Paracchini e Lorenza Pellegri, ci troviamo di fronte ad un’esperienza di lettura fluida, intrigante ed emotivamente coinvolgente.
Le variazioni specifiche sul testo sono davvero minime e a mio parere poco rilevanti nell’insieme. Questo perché il lavoro svolto per quanto riguarda i cambiamenti è prettamente letterale. I nomi dei paesi e delle nazioni non variano, cambiano solo alcune cose particolari, come il nome del quartiere del piacere di Ketterdam, che da Barrel diventa Barile.
I nomi degli Ordini in cui i soldati Grisha sono suddivisi rimangono rispettivamente Corporalki, Etherealki e Materialki, a cambiare sono, e non di tutti, le traduzioni dei poteri che li caratterizzano: gli Heartrenders diventano gli Spaccacuori, gli Healers i Guaritori, gli Squallers i Chiamatempeste, i Tidemakers gli Scuotiacque e i Durasts i Tempratori.
Altri esempi di nomi più specifici sono per esempio il soprannome di Kaz Brekker, che da Dirty Hands diventa Manisporche. Lo stesso succede per Inej, che viene additata come “Lo Spettro”, anziché The Wrath. Anche il gruppo di cui fanno parte Kaz e Inej cambia nome, passando da Dregs a Scarti.
Come potete notare, non c’è nulla di troppo drastico. Ovviamente quale parola abbia una migliore musicalità è una cosa puramente soggettiva. Personalmente non ho trovato stonature, ogni parola si incastra alla perfezione nel testo senza far storcere il naso. Come già era successo per “Tenebre e Ghiaccio”, anche qui fortunatamente i termini ispirati alla lingua russa, che è una delle caratteristiche più interessanti, sono stati mantenuti senza tagli o cambi.
Spero che questa breve analisi possa essere stata utile, se l’indecisione nel recuperare “Sei di Corvi” sta nella resa della traduzione non c’è nulla da temere in quanto è davvero molto fedele all’originale.
Concordate o trovate discrepanze?  Fatemi sapere cosa ne pensate e  non dimenticate di continuare a seguire il Blog Tour per sapere ancora di più sul Grishaverse.

One thought on “Blog Tour: “Sei di Corvi” di Leigh Bardugo – Tappa Undici: Differenze di traduzione

  1. Ciao! Come forse sai (ma forse no) ero esitante riguardo a questa serie, perchè Shadow and Bone non era proprio nelle mie corde e pensavo di non poter avere un rapporto sano con la Bardugo. E invece come mi sbagliavo (qui la mia recensione)! Questo libro è molto più bello, con una trama spettacolare, dei personaggi che funzionano e entrano nel cuore dei lettori.
    Meraviglioso, spero ora nel secondo (e le mie aspettative sono drasticamente decollate).
    Che soddisfazione e che felicità!
    Rainy

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