Review Party: Recensione di “Macchine Mortali – Congegni Infernali” di Philip Reeve

« “Senti” riprese, “noi siamo delle persone insignificanti, giusto? Lo siamo sempre stati. Persone che cercano di fare la propria vita ma dipendono sempre dalla pietà di uomini come lo Zio, Shkin, Masgard, Pennyroyal e… Valentine. Quindi la risposta è sì, mi piace essere forte quanto loro, mi piace reagire e pareggiare un po’ i conti.” »


Sedici anni sono trascorsi dal lieto fine che ha premiato Tom e Hester. Il loro amore ha dato vita alla piccola Wren, che eredita il mondo pacifico che hanno contribuito a costruire. Ma alla ragazza, ormai adolescente, queste giornate tranquille e monotone sembrano prive di quel sale e quello spirito battagliero ereditato dai genitori. Tanto da nutrire il desiderio di partire all’avventura con i Ragazzi Perduti, a cui si unisce grazie a Gargle per trovare il fantomatico “Libro di Latta”. Ma qualcosa nell’operazione va storta, e Wren è costretta a fuggire insieme alla banda. Tom e Hester non possono fare altro che mettersi al loro inseguimento per riportare la figlia a casa. Un viaggio di certo non tranquillo, che porterà i due a fare i conti ancora una volta con i fantasmi del passato.

Sono davvero felice finalmente, dopo diversi anni, di poter proseguire la lettura di questa bellissima saga di Philip Reeve, che possiamo gustare grazie a Mondadori che con l’uscita del film di Macchine Mortali ha deciso di riprendere la pubblicazione. Di conseguenza, è stata una vera emozione rincontrare vecchie conoscenze, come Tom e Hester, e rituffarmi nelle atmosfere distopiche e steampunk che tanto mi avevano affascinato ai tempi. Hester si riconferma la donna forte e indipendente che avevo lasciato in “Freya delle Lande di Ghiaccio” (sì, la prima edizione del libro ora conosciuto come “L’Oro dei Predoni”) e che non perde il suo carattere nonostante la famiglia e la pace tanto agognata. Questa fissità a sfavore di un cambiamento radicale non lo trovo un punto negativo, in quanto penso sia complicato cambiare sé stessi dopo una vita piena di dolore e pericoli. L’ambientazione diventa sempre più ricca e sfaccettata, così come la trama orizzontale che a ogni libro diventa più avvincente, interessante e complessa. Macchine Mortali matura insieme ai suoi personaggi, evolvendo e dando la possibilità al lettore di esplorare sempre più a fondo il mondo creato da Philip Reeve, mai per nulla scontato.

3 thoughts on “Review Party: Recensione di “Macchine Mortali – Congegni Infernali” di Philip Reeve

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *