Review Party: Recensione di “I gemelli Gheddafi” di Marco Ubezio

« Non sempre la luce svela, più spesso occulta. È più facile intuire i contorni di un’ombra nel buio che ciò che si cela dietro una maschera indossata alla luce del giorno. Giorno dopo giorno. »

Sullo sfondo di un efferato omicidio nel milanese, Matteo e Marco s’incontrano dopo anni di lontananza. La vita ha scelto per loro percorsi differenti, ma chi li conosce entrambi li ricorda come i Gemelli Gheddafi, amici inseparabili durante l’adolescenza, accomunati da esperienze sfrenate e discutibili.
Ora, avvocato il primo e stimato membro del Vaticano il secondo, si ritrovano di nuovo sul fronte comune per risolvere un caso di ricettazione di libri antichi, in cui è coinvolto e accusato Monsignore Renzo Rossi. Teo viene chiamato in causa come suo difensore e, in nome di quel vecchio legame, decide di prendere l’incarico.
Ma quello che poteva essere un semplice caso si complica e s’infittisce sempre di più, tra le vie che portano da Milano a Roma, dal nord al sud, e scavando nel profondo della vita del legale. Nel suo viaggio alla ricerca della verità, Marco veglierà su di lui come un manto protettivo, come a ringraziare Matteo per tutte quelle volte che da ragazzini i ruoli erano invertiti.
Il poliziesco orchestrato da Marco Ubezio traina con ritmo incalzante il lettore nei luoghi e nelle vicende da lui descritti. Se la trama orizzontale fila lineare, nel classico stile del genere, le digressioni che approfondiscono la conoscenza dei protagonisti sono molto interessanti e originali. Arricchiscono chi legge di un parterre culturale ai più sconosciuto, fatto di leggende, racconti di sorta e idiomi tipici di una zona piuttosto che l’altra.
“I gemelli Gheddafi” svela l’ambizione degli uomini ad imprimere, in ogni piccola azione, un qualcosa di più grande, che possa farli sentire importanti e rompere l’etichetta in cui tutti sono inevitabilmente confinati. In un paio d’ore di lettura potreste imparare a conoscere voi stessi sotto un’altra prospettiva e a mettervi in discussione, fino a cambiare e ad ammettere constatazioni celate dietro il peso del tempo.