Blog Tour “Panorami d’Inchiostro”: il Giappone del XVII secolo di Chris Brandford

Doppio post quest’oggi (ancora non era capitato, sarà per questo che qui fuori piove) e come promesso, è giunto il mio turno per parlarvi del mio Panorama d’Inchiostro, tappa del blog tour di cui vi ho precedentemente parlato
Do spazio al Sol Levante, parlandovi di un libro che anni fa è riuscito a conquistarmi: “Young Samurai – La via del guerriero” di Chris Brandford.
Perché proprio questo? Di autori giapponesi ne conosco tanti e, fortunatamente, in Italia hanno trovato la propria fetta di pubblico. Avrei potuto sceglierne uno fra tutti e in un baleno vi sareste trovati circondati da alberi di ciliegio, immersi nelle metropoli affollate o in religioso silenzio all’interno degli antichi templi. 
Ma quando è un autore straniero, un “gaijin”, come il Giappone li definisce, ad essere in grado di descrivere i paesaggi d’Oriente riuscendoci, è giusto dare valore al suo scritto.
Conseguentemente, rendo giustizia ad uno scrittore la cui saga, “Young Samurai”, è stata brutalmente interrotta dalla Mondadori dopo soli due libri.
È proprio un gaijin il protagonista di questa storia: Jack viene adottato dal samurai Masamoto dopo l’omicidio del padre. La via della vendetta diventa la sua ragione di vita, ma imparerà che essere un guerriero ha tutt’altro significato.
Fin dalle prime righe possiamo avere ben chiaro uno scorcio del paesaggio:

I ciliegi in fiore del giardino frusciavano come seta mentre una brezza leggera ne accarezzava i rami. In sottofondo, il familiare sgocciolio dell’acqua che zampillava dalla piccola fontana nella vasca dei pesci e, poco lontano, un grillo insistente friniva nella notte. Il resto della casa era avvolto nel silenzio.

Al suo arrivo, Jack non può fare a meno di osservare quella eterea perfezione che, nella sua imperfezione, lo incanta e lo lascia affascinato:

Una breve rampa di gradini conduceva a un ampio giardino circondato da un alto muro. Jack non aveva mai visto un simile paradiso terrestre. Un ponticello si allungava sopra uno stagno punteggiato di ninfee rosa. Sentieri acciottolati serpeggiavano tra fiori variopinti, arbusti verdeggianti e massi decorati. Una minuscola cascata si tuffava in un ruscello che scorreva intorno a un magnifico ciliegio per tornare poi nello stagno. Tutto in quel luogo era incredibilmente perfetto, pacifico. Quanto sarebbero piaciuti a sua madre, quei fiori! Era un altro mondo rispetto alle distese di erbacce, orti e siepi che infestavano l’Inghilterra.

 E ancora:

Il sentiero era poco trafficato, anche se pieno di buche e dossi. Lungo il cammino incontrarono villaggi con barche legate a pali lungo la riva e pescatori che riparavano le reti, risaie punteggiate di contadini che curavano campi ghiacciati, le bancarelle colme di frutta e verdura di un mercato, una locanda che stava per aprire, cani randagi che abbaiavano inseguendo i cavalli, un mercante solitario in cammino verso la Strada di Tokaido con la schiena carica di merci.

Ovviamente non mancano le descrizioni dei kimono, delle armi e la spiegazione dei termini della lingua del posto. Tutto questo circonda la vita di Jack, che con il passare del tempo apprende il bushido e si adatta ad uno stile di vita così lontano dal suo.
Spero vi sia piaciuto il mio articolo, non perdetevi la mia tappa del 23 Maggio di “Ricordi d’Inchiostro” dedicata ad Asimov.
Fate riferimento al post linkato all’inizio per non perdervi tutte le altre interessantissime tappe dei blogger partecipanti.

10 thoughts on “Blog Tour “Panorami d’Inchiostro”: il Giappone del XVII secolo di Chris Brandford

  1. Ciao! Ho scoperto il tuo blog grazie a questa iniziativa ^^ Non conoscevo questa serie, ma gli estratti che hai scelto mi hanno affascinata: penso mi segnerò il titolo nella speranza di recuperarli in lingua. Sono autoconclusivi i libri della serie?

  2. Ciao! Adoro il Giappone, speravo tanto che qualcuno scegliesse un'ambientazione del genere *_*
    Se ami questo mondo conoscerai di sicuro il blog Giappone Mon Amour, io seguo la sua Pagina Facebook ed adoro le descrizioni che ci regala di quel meraviglioso paese.
    Il libro che hai scelto non lo conoscevo, devo approfondire 😉
    Un salutone e alla prossima
    Leryn

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