Recensione: “Nick Banana – Gli anni segreti” di Nicolò “Nebo” Zuliani e Michele Monteleone

« Guardi, mentre lei decide se il coso è più simile a un cane di un leghista ci porta tre medie chiare e tre margherite, che tanto i menù di una pizzeria sono come una scheda elettorale, è inutile guardarli, alla fine scegli sempre la stessa roba. »

Copertina disegnata da:
Lorenzo “LRNZ” Ceccotti
Questo è Nick Banana. Lui sa chi sei, probabilmente sa di te più di quanto tu non sappia di te stesso. Nick è la teoria dei complotti globali a cui tanto sei attaccato, si nasconde dietro alle notizie sulle medicine alternative di cui sei ciecamente convinto ed è la vocina interiore che ti sussurra all’orecchio di condividere tutte le cazzate che pubblicano in giro, senza informarti davvero e inneggiando alla rivoluzione.
Ora, a 54 anni, Nick è un uomo pentito e solo.
Mentre ripensa a tutto ciò che ha perso per inseguire il suo lavoro, viene contattato dal Partito Confuso, capitanato dagli Smorty, per un importante compito: aiutarli a sconfiggere il Movimento 5 Stalle di Beppe Grullo, sempre più in ribalta.
Per portare a termine la missione, Nick sceglie “Quello giovane”, “Il venditore di pentole”, il sindaco di Firenze Matteo Benzi. Il cammino verso la nascita di un leader è lungo e faticoso, fatto di prove alla Arancia Meccanica, e lotte nel Tempio della Merda. Tutto, pur di eliminare l’ottusità, lasciando il posto al bene più prezioso: l’onestà.

Disegni di Daniele Di Nicuolo
Riuscirà il nostro eroe nell’impresa?
Chi già conosce e segue Nicolò Zuliani, sa bene di trovarsi di fronte ad una graphic novel ricca di divertimento e ironia, ma che non si fa problemi ad essere al tempo stesso diretta, cinica e spietata. La forza di Nebo sta proprio in questo: avere una satira senza peli sulla lingua, senza troppi giri di parole, che condanna la mediocrità e l’ipocrisia con sincerità e decisione, fregandosene dei giudizi e dipingendo il quadro del nostro paese così com’è: drammaticamente ignorante.
Il fumetto è l’apice della realizzazione di tutto questo: basti vedere la scelta “non del tutto casuale” dei nomi, il linguaggio utilizzato e le citazioni infallibili ad opere cinematografiche.
Chi invece ancora non lo conosce… si affretti a comprare il suo fumetto. E si faccia un bel giro sul blog Bagni Proeliator, perché è da lì che tutto ha avuto origine. 
Sarebbe bello essere informati sempre, sulle origini di ogni cosa.